La Corte dei Conti “condanna” l’amministrazione rivana
Una “condanna” pecuniaria ridotta, va subito detto, rispetto a quella che era stata quantificata per la questione “Fondazione Riccamboni”, quando l’allora amministrazione comunale di Riva del Garda del sindaco Claudio Molinari trasferì i Beni della Fondazione al Comune. Amministrazione allora, ma anche oggi in carica, con sanzioni ridimensionate però rispetto alle richieste. In totale poco meno di 100.000 euro rispetto ai quasi 200.000 (94.000 contro 185.000) chiesti dall’accusa. Alla segretaria Lorenza Moresco sono stati chiesti 38.500 euro, al sindaco Mosaner 12.300, all’ex vicesindaco Bertolini (prima legislatura Mosaner) e ai colleghi di giunta Vivaldelli, Bollettin, Brunelli 10.000 euro ciascuno, l’attuale assessore ai Lavori Pubblici Alessio Zanoni ne dovrà risarcire 2.700, Bagozzi (oggi presidente di APM) 64,72, cifra peraltro irrisoria come quella richiesta all’ex sindaco Molinari (24,27 euro) e Accorsi (12,13 euro), mentre gli ex consiglieri comunali in carica nel 2009, Benaglio, Mirante Marini, Calzà e Farè si vedranno recapitare la richiesta di risarcimento quantificata in 255,84 euro ciascuno. Idem per gli attuali consiglieri in quota Lega Zambotti e Grazioli. Cifre, come detto, ridotte rispetto alle richieste nonostante l’amministrazione rivana abbia sempre “resistito” alle sentenze di “condanna” emesse dal tribunale di Rovereto e dalla Corte d’Appello di Trento che hanno configurato il danno erariale a Palazzo Pretorio. Questa, dunque, la sentenza della Corte dei Conti che alla fine ha ridimensionato il danno e i conseguenti risarcimenti che le contestazioni della Procura contabile di Trento. Mentre l’attuale sindaco Adalberto Mosaner non commenta perché il proprio legale è a Roma per lavoro, l’ex sindaco Claudio Molinari ne prende atto affermando che “credo sussista materia per approfondire, anche per gli uffici provinciali del significato dell’atto d’intavolazione da parte del Giudice Tavolare.”