Lvdi scænici a Riva del Garda

Redazione03/07/20173min
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Si esibisce giovedì 6 luglio nel cortile interno della Rocca «Lvdi scænici», gruppo di ricerca e spettacolo su musica e danze dell’antica Roma, nell’ambito del 12° Moisa, il Meeting of the International Society for the Study of Greek and Roman Music, che si tiene della sala conferenze della Rocca dal 3 all’8 luglio. Inizio alle ore 21.

Nel 364 A.C. Roma fu afflitta da una terribile pestilenza. Per placare l’ira degli dei furono istituiti dei lvdi scænici, in cui dei ludiones (danzatori-attori etruschi) «danzando al suono delle tibiae ma senza cantare essi stessi e senza mimare una qualsiasi rappresentazione del canto, si muovevano non senza grazia alla maniera Etrusca» (Livio VII, 2). Fu questa la prima forma di spettacolo musicale, in ambito romano, slegata dai rituali, dal teatro e dal circo.

Il gruppo Lvdi scænici ha studiato la musica del mondo romano; il materiale non manca, anche se riguarda più gli strumenti musicali che la musica; fortunatamente sono sopravvissuti alcuni reperti e moltissime raffigurazioni di strumenti a fiato, percussioni, corde e organi idraulici o a mantice. Questo materiale ha consentito, insieme allo studio dei trattati teorici e delle descrizioni degli scrittori latini, la ricostruzione di buona parte degli strumenti allora in uso, e quindi la possibilità di riascoltarne il suono e gli abbinamenti più usati. Alcuni strumenti sono tuttora in uso, immutati, in varie regioni del Mediterraneo, dell’Africa e del Medio Oriente, testimonianza di scambio artistico e culturale che continua ancora oggi come allora. Ci sono decine d’immagini anche di danze; danzatrici e danzatori volteggiano e si muovono fissati nelle posizioni più tipiche e suggestive in mosaici, ceramiche ed affreschi. Spesso danzando usano piccoli strumenti a percussione, come cimbali o crotali, e quasi sempre sono accompagnati da strumentisti. Lo studio delle fonti e il gran numero d’immagini ha permesso la ricostruzione, attraverso la sovrapposizione delle posizioni tratte dalle immagini in sequenza, di coreografie possibili e plausibili. Particolare cura è stata dedicata alla scelta dei materiali, dei colori e degli accessori dei costumi, che Lvdi Scænici utilizza in scena: fibre naturali come lino, seta e lana sono completati e arricchiti con accessori che riproducono gioielli e calzature dell’epoca romana, facendo così rivivere in maniera più completa e suggestiva l’immagine dell’antica Roma anche dal punto di vista scenico.

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