Lunedì Cinema Estate alla Rocca di Riva

Redazione30/06/20175min
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RIVA DEL GARDA – Una fumosa sala buia, sul fondo un rumoroso proiettore, talmente rumoroso che per coprire il fastidioso ronzio occorre la musica. La Rocca di Riva del Garda si trasforma in una sala d’inizio Novecento: lunedì 3 luglio, infatti, prende il via la rassegna «Lunedì Cinema Estate», che propone tre film muti, tutti con musica dal vivo.
Primi anni del Novecento, quando il cinema muoveva i primi passi: un’atmosfera che si potrà rivivere a Riva del Garda per tre lunedì consecutivi nell’ambito dell’iniziativa “Lunedì Cinema Estate”, nel cortile interno della Rocca. L’iniziativa è del Centro Culturale “La Firma” con la collaborazione del Comune di Riva del Garda e del Museo Alto Garda. Un’appendice estiva che vuole dare continuità al cineforum che ormai da diversi anni, da ottobre a maggio, si alterna tra Arco e Riva del Garda, coinvolgendo un crescente numero di persone. Le proiezioni, per la prima volta in Rocca, sono tutte a ingresso libero (se piove, all’auditorium del Conservatorio). Nei giorni delle proiezioni, il Mag offre l’entrata gratuita al museo dalle 20 alle 21.30.
Le tre serate avranno un filo conduttore musicale unico: la presenza del maestro Marco Dalpane, uno dei massimi esponenti in Italia che si occupano di musica per film. Negli anni Marco Dalpane ha composto musiche per decine di film dei maestri del cinema, fra i quali Pabst, Murnau, Dreyer, Hitchcock, Lubitsch e Czinner, sia per organici cameristici che per pianoforte solo, sino a concepire l’ambizioso progetto, concretizzatosi tra dicembre 2016 e l’aprile scorso, di sonorizzare tutti i film muti firmati da Buster Keaton. A Riva del Garda Marco Dalpane si presenterà sia nella veste di solista che insieme al suo gruppo “Ensemble Musica nel buio”.
Si inizia lunedì 3 luglio, alle ore 21.30, con «L’uomo che prende gli schiaffi» («He who gets slapped»), un film muto del 1924 diretto da Victor Sjöström. Paul, scienziato che ha fatto una scoperta rivoluzionaria, si vede soffiare il merito delle sue ricerche dal (presunto) amico Barone Regnard, che pure si rivela amante di sua moglie. Paul abbandona tutto per andare a fare il clown: come “uomo che prende gli schiaffi” ha grande successo ed è felice di fare ridere tanta gente. Ma il Barone torna sulla sua strada, quando una ballerina, figlia di un nobile decaduto, entra nelle mire dello spudorato nobile…
Il secondo appuntamento, lunedì 10 luglio, è con «Come vinsi la guerra» («The general»), un film del 1926 di Buster Keaton, ovvero il più grande comico della storia del cinema muto. Poco conosciuto ai più e totalmente ignorato dal giovane pubblico, questo artista rappresenta la quintessenza del cinema non parlato. Esaminando il genere comico nella sua etimologia più stretta, neppure Chaplin ha mai raggiunto i livelli di questo grandissimo interprete. Il cinema di Charlie, infatti, non è direttamente circoscrivibile a questo genere: “troppo comico per essere drammatico, troppo drammatico per essere comico”, l’arte del grande genio inglese è assolutamente a sé stante ed emancipata da qualsiasi genere. Buster Keaton, invece, è il comico per eccellenza. Come tutti i grandi artisti del cinema, egli è riuscito a far evolvere questo genere, facendolo arrivare (nel muto) ai suoi massimi storici.
Il terzo e ultimo appuntamento, lunedì 17 luglio, è con «La palla nº 13» («Sherlock Jr.»), un film del 1924 diretto e interpretato da Buster Keaton, che racconta la storia di un giovane ragazzo, aspirante detective nonché operatore alla cabina in un cinema, che viene ingiustamente accusato di aver rubato un orologio dalla casa della fidanzata, venendo così allontanato dal padre della sua amata, che oltretutto gli vieta di frequentare sua figlia. Durante la proiezione di una pellicola il ragazzo si addormenta ed entra così all’interno di un film, risolvendo il caso di un furto di preziosi.

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