Dalla scuola al lavoro che piace, il futuro che si chiama artigianato
Studiare per diventare e poi fare l’artigiano può essere per un giovane una garanzia per il futuro, e gennaio è il mese giusto per pensarci. Da lunedì 7 gennaio e fino al 31 dello stesso mese le famiglie potranno infatti presentare le domande di iscrizione on line alle istituzioni scolastiche e formative del sistema educativo provinciale relative all’anno scolastico 2020/2021, e tra le opzioni da prendere in considerazione vi sono naturalmente anche le scuole professionali, che offrono un ampio ventaglio di opportunità non sempre e non da tutti conosciute. Il portale della scuola trentina “vivoscuola” è già un primo punto di partenza informativo mentre diretta ad accendere le passioni dei giovani che hanno voglia di fare è la campagna di comunicazione “Tu che cosa farai da grande?” curata dall’Alta formazione grafica dell’Istituto Artigianelli in collaborazione con il Servizio Artigianato e Commercio e l’Ufficio Stampa della Provincia, che vuole veicolare il messaggio della positività della scelta della formazione professionale.
In stretta sinergia con il mondo professionale artigiano è anche il progetto “Reload – ricambio generazionale”, rilanciato dal protocollo recentemente sottoscritto dalla Provincia e dall’Associazione Artigiani con l’intento di contrastare la disoccupazione, in particolare quella giovanile, sostenere la nascita di nuove imprese nel comparto dell’artigianato, investire sulla crescita delle competenze delle micro e piccole imprese soprattutto artigiane, evitare la perdita di esperienze e capacità a fronte della cessazione di attività e favorire il ricambio generazionale. Obiettivi che puntano a promuovere la crescita economica e lo sviluppo del Trentino e che proprio la filiera formativo-professionale dell’artigianato può spingere in avanti, verso il futuro.
Chi si iscrive al primo anno di una scuola professionale sa già che, al termine del proprio percorso formativo troverà una sorta di “via diretta” al lavoro. “Reload”, termine da cui prende nome il progetto, significa caricare di nuovo, ricaricare: l’artigiano che giunge al termine della sua attività lavorativa non lascia che questa si esaurisca, ma permette che si rinnovi, fornendo a chi prenderà il suo posto tutte le sue competenze e le sue conoscenze. Allo stesso modo un giovane artigiano o aspirante tale viene “caricato”, come avviene per un file, di nuove competenze e conoscenze, per proseguire l’attività del suo predecessore.
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