Consiglio comunale di Arco: il bilancio del 2019

Redazione04/01/20204min
Consiglio comunale di Arco 2019

Tredici sedute (di cui una per la prima volta in modalità «aperta») per 68 delibere, contro le sedici sedute e le 66 delibere del 2018. Questo, in estrema sintesi, il bilancio dell’attività del Consiglio comunale di Arco per l’anno appena concluso illustrato dal presidente Flavio Tamburini.
«Voglio ringraziare i consiglieri per il lavoro svolto -ha detto il presidente Tamburini- e per la presenza alle sedute, in aumento, ma anche per la brevità e l’efficacia nell’intervenire, che hanno snellito i lavori d’aula. Li ringrazio anche per la grande disponibilità dimostrata nel sobbarcarsi una mole di lavoro che va oltre questo bilancio, mi riferisco alle tante riunioni, ai sopralluoghi, alle telefonate, e fermandosi oltre la durata delle sedute quando necessario, mentre alle opposizioni va il mio grazie per aver consentito in alcune occasioni di avere il numero legale e di poter proseguire con i lavori, e di aver mantenuto il tono dello scontro politico su binari di correttezza e rispetto. Si tratta dell’ultimo bilancio di questo tipo prima delle elezioni -ha proseguito il presidente- e devo dire che sono orgoglioso, abbiamo fatto un buon lavoro, durante questa presidenza abbiamo messo mano allo Statuto comunale nella parte che riguarda la partecipazione dei cittadini, per favorirla e sollecitarla. Grazie ad Amsa dall’anno scorsa abbiamo il verbale elettronico, che non è ancora lo streaming ma velocizza tantissimo la messa a disposizione dei cittadini di ciò che viene detto durante le sedute di Consiglio, che la mattina successiva è disponibile in un file mp3 sul sito web comunale. Per quanto riguarda le delibere, c’è stato il piano stralcio sulla mobilità, la questione Maroadi e il grande impegno su punto nascite e sanità. E poi la Variante 15 al Prg, su cui abbiamo incontrato delle difficoltà, le Reti di riserve dell’Alto Garda, tema interessante per la gestione dell’ambiente, l’ampiamento della casa di cura Eremo. Il 5 dicembre abbiamo tenuto per la prima volta una seduta aperta del Consiglio, grazie al nuovo regolamento: il tema è vastissimo, noi lo abbiamo studiato attentamente e la scelta fatta è per un Consiglio aperto non deliberativo di ascolto, che mi pare funzioni egregiamente.»
«Siamo in un momento particolare -ha detto il sindaco Alessandro Betta- cioè alla chiusura di una consiliatura intensa. Abbiamo fatto cose importanti che ritengo abbiamo cambiato il futuro della nostra città, toccando tanti temi importanti. Rimangono dei nodi irrisolti, penso al parcheggio in centro e a villa Angerer: serviranno scelte e soluzioni, sono problemi che devono essere affrontati e risolti. L’obiettivo è alzare il livello della partecipazione, però serve rispetto e toni adeguati, spirito collaborativo e correttezza. Trovare soluzioni vuol dire sempre scontentare alcuni, ma c’è una comunità sana che ha voglia di dire la sua, coinvolgendola possiamo alzare il livello e fare sempre meglio. Importante ritengo sia puntare su momenti aggregativi e sociali per dare soluzioni vere ai problemi sociali. Tutto questo, fermo restando che sono contento, ho potuto verificare come ci sia ad Arco una bella comunità unita e attiva, e questo è davvero importante.»

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