Condomìni, formazione e agevolazioni a imprese e banche per incentivare il risparmio energetico
Dopo il successo dello scorso anno, la Provincia autonoma di Trento e, in particolare, l’assessorato alle infrastrutture e all’ambiente rilanciano sul tema dell’efficienza energetica dei condomìni in Trentino. Nella seduta odierna, la giunta provinciale ha approvato due delibere a firma dell’assessore Mauro Gilmozzi. I due provvedimenti introducono altrettante misure, finanziate dalla stessa Provincia, che hanno l’obiettivo di incentivare l’avvio dei lavori di ristrutturazione e di miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili: corsi di formazione per tecnici, imprese, banche e amministratori condominiali; e incentivi a banche convenzionate e imprese disposte ad assumersi la “cessione del credito” nei confronti dei condòmini incipienti (ovvero coloro che non possono accedere alla detrazione dello credito di imposta, così come previsto dalla legge nazionale).
Gli incentivi per migliorare l’efficienza energetica e quindi il risparmio energetico dei condomìni sono stati introdotti lo scorso anno. Per questa tipologia di immobili erano state previste tre tipologie di finanziamento: diagnosi energetica e verifica dello stato di salute del condominio; progettazione ed assistenza tecnica per la realizzazione degli interventi; abbattimento degli interessi derivanti dalla sottoscrizione di mutui per le spese relative agli interventi. Sull’ultimo punto, la Provincia autonoma di Trento ha sottoscritto con un pool di banche le convenzioni per i mutui riservati ai condomìni.
Nel 2016 e fino ai primi mesi del 2017 sono state presentate 573 domande di contributo per una spesa di lavori superiore ai 4 milioni di euro. La maggior parte delle richieste si è concentrata sulla diagnosi energetica (524), seguita dalle spese di progettazione e assistenza tecnica (42) e dall’assunzione del mutuo con banca convenzionata (7).
Oggi la giunta provinciale, oltre a confermare le agevolazioni introdotte nel 2016, ha deciso di introdurre ulteriori due nuove misure: i contributi a banche, imprese o fornitori che decidessero di assumere il credito dei cosiddetti condòmini “incapienti”; e il finanziamento della formazione dei soggetti coinvolti nella filiera del risparmio energetico dei condomìni.
Credito di imposta.
Nel primo caso, anticipo del credito, la Provincia finanzierà banche convenzionate, imprese ed altri fornitori sugli interessi del mutuo sottoscritto con le stesse banche per anticipare il credito fiscale vantato dai condòmini e maturato grazie alla detrazione spettante per le spese di riqualificazione energetica di parti condominiali. In altre parole, i condòmini potranno cedere il loro credito di imposta riconosciuto dallo Stato (e rimborsabile in dieci anni) alle imprese e alle banche. Queste riconosceranno subito l’intero credito ai condòmini, grazie all’apertura di un mutuo i cui interessi saranno abbattuti dai contributi della Provincia autonoma di Trento. Tale misura – è bene sottolinearlo – è destinata ai condomini incapienti, ovvero coloro che per varie ragioni non possono accedere alla detrazione del credito di imposta.
Formazione.
La secondo misura riguarda invece la possibilità di finanziamento pubblico per i corsi di formazione destinati a imprese, tecnici, banche ed amministratori di condominio. La giunta provinciale ha dato il proprio consenso alla sottoscrizione del protocollo di intesa tra la Provincia autonoma di Trento e Distretto Tecnologico Trentino S.c.a.r.l. (Habitech), Confindustria Trento, Associazione Artigiani della Provincia di Trento, Associazione Trentina dell’Edilizia – Ance Trento, Anaci Trento, Confaico Trento, Ordine degli Ingegneri della provincia di Trento, Ordine degli Architetti Pianificatori, Paessagisti e Conservatori della Provincia di Trento, Collegio Periti Industriali e Periti Industriali Laureati della Provincia di Trento, Collegio Geometri della Provincia di Trento, Cassa Centrale Banca, Banca Popolare Volksbank. Con il protocollo d’intesa le parti si impegnano a “garantire un rapporto di collaborazione istituzionale che si pone come fini la riduzione dei consumi energetici, in particolare di quelli da fonti non rinnovabili, nell’ambito del patrimonio edilizio privato costituito dai condomìni, e contestualmente la riduzione dei gas climalteranti e il miglioramento della qualità dell’aria”.