M5S: “Chiederemo la Grazia per Chico Forti”
“Enrico “Chico” Forti è un nostro connazionale detenuto da 20 anni in Florida. La sua è una vicenda sulla quale ci sono ombre e dubbi, a fronte soprattutto del fatto che eglirivendica la sua innocenza da sempre. Noi del MoVimento 5 Stelle abbiamo seguito questa storia già dalla scorsa legislatura quando fu votata una mozione presentata da me e da Carlo Sibilia con la collaborazione del magistrato Ferdinando Imposimato e che fu votata all’unanimità. Oggi sono molto contenta che a parlare della storia di Chico ci sia qui suo zio Gianni che da anni chiede l’attenzione della politica sul caso”. È quanto afferma in una nota la deputata del MoVimento 5 stelle in commissione Difesa alla Camera, promotrice di una conferenza alla Camera dei deputati allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica e i media su questa vicenda.
“All’estero ci sono 2113 detenuti italiani ai quali lo Stato italiano deve garantire supporto. Il caso Chico Forti merita una particolare attenzione perché è una questione di giustizia e dignità del nostro Paese. Dopo 20 anni di promesse, la cosa più importante in questa fase è non lasciarsi andare a proclami anche per tutelare la tenuta psicologica di Chico Forti. Per essere concreti dobbiamo lavorare come Governo per tenere tutte le strade aperte: la revisione del processo e il ritorno di Chico Forti in Italia anche come detenuto, ma soprattutto la richiesta da fare subito, in maniera forte, diplomatica, con tutte le nostre risorse è quella della grazia. Sin da ora ci attiveremo presso i rappresentanti diplomatici negli Stati Uniti per chiedere la grazia al governatore della Florida. Questo, con l’impegno assicurato anche dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, è il nostro obiettivo per raggiungere un risultato concreto al termine di un confronto costruttivo”. Questo il commentato del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro, presente alla conferenza.
“Il ruolo dell’informazione è fondamentale per alimentare il dibattito sul caso Chico Forti sia negli Stati Uniti sia in Italia. E noi non smetteremo di sottolinearlo per assicurare al nostro connazionale detenuto tutto il supporto possibile”, conclude Corda