In memoria di Eleonora e di tutte le vittime di violenza
La mamma di Eleonora Perraro, vittima della violenza nel settembre corso presso il bar “Sesto Grado” di Nago (per l’accusa è in carcere il marito) si è recata nel luogo dove la figlia ha perso la vita per lasciare un ricordo attorno alla pianta di olivo sotto la quale si è svolto il tragico fatto. Le ciabatte che indossava, una preghiera, una fatina con un messaggio e tanti fiori. Un segno che anticipa la decisione dell’amministrazione comunale di Riva che lunedì 25 novembre di aderire alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ammainando simbolicamente a mezz’asta le bandiere del municipio. Un segnale che possa sensibilizzare l’opinione pubblica su di una piaga sociale quanto mai, purtroppo, presente con notizie quotidiane di violenze e femminicidi per mano di uomini violenti. La mamma di Eleonora ha voluto compiere questo gesto per ricordare certamente la figlia che in quel luogo ha perso la vita, un gesto intimo e toccante dal significato personale, ma che riveste anche un altrettanto gesto sociale nei confronti di chi subisce e, spesso, non ha il coraggio o non trova la forza di denunciare chi si rende autore di violenza.