Denunciato il Circolo Vela Torbole per il rilascio nel lago degli ancoraggi delle boe

Una denuncia nei confronti del blasonato sodalizio velico torbolano, il Circolo Vela Torbole, è stata depositata alla Procura della Repubblica di Rovereto dalla Forestale di Riva del Garda. La denuncia ascrive al Circolo lo smaltimento illegale di rifiuti nel lago di Garda, ovvero i mattoni di cemento grezzo comunemente noti nell’ambiente come “corpi morti”. Questi sono immersi nell’acqua legati ad una cima, oggi di materiale degradabile ma anni fa di nylon, alla quale in superficie viene attaccata la boa che segna il percorso di regata e che le barche devono aggirare. Durante l’ultima competizione velica dell’anno organizzata a Torbole, la “Halloween Cup”, la forestale ha documentato ciò che nell’ambiente si sa da anni, ossia che una volta che la regata è terminata gli addetti tagliano la cima, riportano in sede la boa e lasciano cadere il corpo morto in fondo al lago, il fondo al quale giacciono migliaia di questi mattoni in uso da mezzo secolo. Così si è sempre fatto. Però questo si configura come smaltimento rifiuti, da qui l’indagine della squadra della Forestale che ha seguito l’addetto del Circolo Vela nella sua operazione, filmandolo e fotografandolo per il dossier presentato in Procura.
Oggi si cerca di sostituire questo sistema con boe elettriche dotate di motore proprio e sistema GPS che consente ad un operatore di farle navigare sul punto esatto del campo di regata, capaci di rimanere ferme in quel punto contrastando col motore il moto ondoso che, altrimenti le lascerebbe scarrocciare ovunque. Boe molto costose, però, e qui scatta il problema. Da adesso operare come si è sempre fatto non sarà più possibile, ma per le regate che i sodalizi velici del Garda organizzano non bastano certo due o tre boe, ne servono molte di più. La stagione velica 2020, già organizzata da tutti e in calendario, con contratti acquisiti da ogni singolo sodalizio velico, Fraglia della Vela Riva, Circolo Vela Arco, Circolo Vela Torbole, Circolo Surf Torbole e, seppur con pochi appuntamenti, anche la Lega Navale Italiana è altamente a rischio. La palla è nelle mani della Provincia e, soprattutto nella volontà comune di tutti di operare per il futuro della vela sul Garda.