Gli psicologi incontrano i Vigili del Fuoco del Distretto

Si è tenuto nella serata di martedì 12 novembre, presso la caserma dei Vigili del Fuoco di Riva un incontro promosso dal Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Riva del Garda, allargato a tutti i corpi del distretto Alto Garda e Ledro, per conoscere dalla viva voce degli operatori una delle branche della Protezione Civile Trentina. Si è trattato dell’associazione di volontariato Psicologi per i popoli Trentino – ODV. Un’associazione nata nel 2001 e che conta attualmente 40 volontari operativi e oltre 90 soci complessivi, con interventi sia a livello locale sia nelle emergenze nazionali. L’incontro è servito per conoscere i metodi di lavoro, l’organizzazione interna, la reperibilità e il metodo di attivazione. Sostanzialmente questi volontari sono a tutti gli effetti psicologi 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, in quanto quella dello psicologo è anche la loro professione. Tutto questo è stato raccontato dalle dottoresse Maria Pia Amistadi, Chiara Amistadi, Ilaria Dalvit, Adriana Mania e Ingrid Powell. I corpi del distretto hanno già in passato trovato negli Psicologi per i Popoli un fondamentale aiuto per portare avanti interventi delicati come le ricerche di persone scomparse o i grossi drammi; gli Psicologi per i Popoli sono stati il grimaldello per entrare in sintonia con i parenti, magari, della persona da ricercare per riuscire a carpirne le abitudini e le inclinazioni. Quello che è emerso con forza dalla serata è che anche l’operatore dell’emergenza, ossia il vigile del fuoco che porta soccorso, ha bisogno di supporto per superare le forti emozioni che scaturiscono, a freddo, dopo la fine dell’intervento. Se il de briefing tecnico che viene svolto tra i vigili del fuoco, in caserma, alcuni giorni dopo l’evento particolare serve per scambiarsi le opinioni sull’intervento e mettere così tutti al corrente delle metodologie operative poste in atto, esiste un momento simile anche per l’aspetto psicologico. Il de briefing psicologico condotto da Psicologi per i Popoli, entro quindici giorni dall’evento particolarmente intenso, a favore dei vigili del fuoco in questo caso, per aiutarli a superare lo shock di aver, ad esempio, estratto con le pinze idrauliche una persona conosciuta da un’automobile accartocciata o per ridimensionare i ricordi delle maxi emergenze che si sono poste davanti ai loro occhi a seguito di eventi calamitosi quali terremoti o inondazioni, come il terremoto dell’Abruzzo nel 2009 ma anche la tempesta Vaia del 2018 dove molti vigili del fuoco di altri distretti hanno operato fianco a fianco con gli Psicologi per i Popoli fin dai primi momenti.