“Una discarica abusiva al Bastione”, le Opposizioni consiliari lo segnalano alla Polizia locale e all’APA
Nei pressi della fortificazione del Bastione, a Riva del Garda, i Consiglieri comunali di opposizione hanno rinvenuto una vasta area ricoperta da rifiuti che si estende per circa 1000 metri quadrati a valle del muro di sostegno del piazzale, a fianco dell’area di cantiere per la costruzione dell’ascensore.
Per questo gli stessi hanno provveduto a fare la segnalazione alla Polizia Locale Intercomunale e all’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente di Trento, ai quali è stata inviata una documentazione fotografica. Nella zona si trovano rifiuti di vario genere come bottiglie di vetro e plastica, lattine, vaschette per il gelato, bombolette di panna spray, materiali edili ed ingombranti assieme a numerosi sacchi per i rifiuti rovesciati nel pendio ed ormai totalmente sbrandellati.
I rifiuti si trovano anche nella zona disboscata a seguito dei lavori per la realizzazione dell’ascensore del Bastione.
Il consigliere Andrea Matteotti del MoVimento 5 Stelle, assieme ai consiglieri Franca Bazzanella e Flavio Prada de L’Altra Riva P.D.T. e Stefano Santorum di Oltre, hanno presentato anche una Interpellanza al sindaco per chiedere “Come mai l’Amministrazione comunale non sia stata a conoscenza della situazione di estremo degrado e pericolo presente sotto il Bastione a causa dell’abbandono indiscriminato di rifiuti che ha contribuito a creare questa discarica abusiva a cielo aperto. Certo appare molto strano – proseguono i Consiglieri – che nessuno abbia visto niente. Per questo ci auguriamo che vengano tempestivamente individuati i responsabili dell’abbandono di rifiuti e perseguiti sia per il danno ambientale ma anche per la brutta immagine che ne deriva a tutta la comunità rivana. Auspichiamo inoltre – concludono Matteotti, Bazzanella, Prada e Santorum – che le Autorità competenti agiscano tempestivamente per mettere in sicurezza l’area e garantire l’assenza di ogni rischio per i residenti del centro storico di Riva del Garda a causa del dilavamento delle sostanze inquinanti”.