Sacro e Quotidiano: il villaggio tardoantico a San Martino ai Campi in mostra a Riva

Redazione26/09/20193min
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A 50 anni dalla scoperta dell’area archeologica di San Martino, nella frazione Campi di Riva del Garda, sarà inaugurata il 4 ottobre 2019 alle 18.30 al Museo Alto Garda, presso la Rocca di Riva, la mostra “Il Sacro e il Quotidiano” curata dalla Soprintendenza per i beni culturali della Provincia Autonoma di Trento.
In posizione strategica lungo quelle che in antichità erano importanti vie di comunicazione, frequentato fin dalla protostoria, il sito di San Martino ai Campi è caratterizzato da significative strutture di età romana e medievale. Nel periodo di passaggio fra queste due epoche, nel IV secolo d.C., sul versante meridionale del Monte viene costruito un villaggio, probabilmente con finalità militari. Circa duecento anni dopo un incendio distrugge la gran parte dell’abitato, che però continua a vivere, anche attraverso la devozione cristiana.
Per celebrare i 50 anni dalla scoperta del sito avvenuta nel 1969, reperti e strutture di questo villaggio sono stati ricomposti in una narrazione del quotidiano che si scoprirà in frequente dialogo con il sacro. Uno sguardo gettato su un particolare momento di vita del Monte in attesa che studi approfonditi arrivino a restituirne il quadro completo.
Il villaggio di Monte San Martino era costituito da edifici ben distribuiti, con strade che li collegavano e un grande fabbricato che dominava la valle.
La narrazione alterna rappresentazioni della vita quotidiana del villaggio – la cucina, la casa, le attività, il commercio, gli oggetti personali – con reperti che rimandano alla sfera dei culti che si svolgevano nel santuario nei primi secoli dopo Cristo.
Le statuette in bronzo di Iside Fortuna e di Mercurio, il dio dei mercanti per eccellenza, aprono il dialogo fra il sacro e il quotidiano.
Il percorso espositivo prosegue con la presentazione di oggetti di uso comune in cucina e a tavola, quali recipienti, ciotole e boccali in ceramica, piatti e coppe in terra sigillata provenienti dal nord Africa, bottiglie e coppette in vetro.
Sul Monte gli abitanti del villaggio disponevano di monete per gli scambi, quasi esclusivamente di bronzo. A scambi di maggiore importo e/o al passaggio di persone autorevoli – in momenti diversi e distanti nel tempo – si deve probabilmente la presenza di due monete di metallo pregiato, l’una d’argento del re ostrogoto Totila-Baduela (VI sec. d.C.), l’altra d’oro, conio longobardo a nome dell’imperatore bizantino Eraclio (VII sec. d.C.), esposte in mostra.
Il racconto espositivo si conclude in una sala video immersiva, dove sono proiettati alcuni docu-film.
Nelle giornate di domenica 13 e domenica 27 ottobre 2019 sarà possibile partecipare a una visita guidata gratuita alla mostra, a partire dalle ore 11.00