Nuove linee guida per la gestione di malghe e pascoli d’alpeggio
C’è tempo fino al 26 settembre per formulare osservazioni al documento che illustra la cosiddetta “prassi di riferimento” per la gestione di malghe e pascoli d’alpeggio. Con il documento, elaborato dal Tavolo “Gestione malghe e pascoli” condotto da UNI (Ente nazionale italiano di unificazione) e costituito da esperti di APPAG, del Consorzio dei Comuni Trentini, dell’Associazione Provinciale A.S.U.C. del Trentino e della Federazione Provinciale Allevatori, la Provincia Autonoma di Trento intende proporre delle linee guida che assicurino la gestione sostenibile e multifunzionale dei pascoli montani quale bene della collettività, riconoscendo il ruolo delle autonomie locali nel perseguimento delle finalità e degli indirizzi definiti dalla legislazione comunitaria e nazionale, in applicazione del principio di sussidiarietà.
La superficie dei pascoli alpini trentini ammonta ad almeno 50 mila ettari, di cui oltre il 90 per cento di proprietà pubblica (comunale o frazionale); è dunque particolarmente importante che tali sistemi zootecnici – esempi di armonica integrazione tra vocazione territoriale e processi produttivi che hanno permesso per secoli di utilizzare le produzioni foraggiere locali, generando i tipici paesaggi montani che connotano il Trentino – siano non solo preservati ma anche gestiti secondo una metodologia comune che permetta il corretto utilizzo sia dei pascoli stessi che delle malghe.
I sistemi zootecnici alpini rappresentano un esempio di integrazione armonica tra vocazione territoriale e processi produttivi in quanto hanno permesso di utilizzare le produzioni foraggiere locali, generando i tipici paesaggi montani caratterizzati dalla presenza di una estesa superficie a pascolo. Ebbene, la Provincia Autonoma di Trento ha pensato ad un modello di gestione uniforme e a regole comuni riguardo alle modalità di affitto o di concessione ai privati delle malghe e pascoli pubblici trentini, al fine di garantirne non solo la gestione sostenibile e multifunzionale, ma anche la biodiversità, nonché la salvaguardia degli ecosistemi, dell’ambiente, del paesaggio e delle tradizioni storico-culturali, per non dimenticare la funzione di regimazione delle acque e di contrasto al dissesto idrogeologico.
Una prima versione della prassi di riferimento “Linee guida per la gestione delle malghe e dei pascoli d’alpeggio” è reperibile per la consultazione pubblica accedendo alla sezione news del sito UNI (www.uni.com).
Il documento è liberamente scaricabile dalla sezione consultazione del sito UNI ed eventuali osservazioni possono essere formulate ad UNI, entro il 26 settembre 2019, utilizzando l’apposita modulistica scaricabile dalla stessa sezione.