La PAT dimezza le tariffe per il trasporto scolastico
Buone notizie per gli studenti trentino che utilizzano il trasporto pubblico per recarsi a scuola, e naturalmente per le loro famiglie. La Giunta provinciale, con una delibera proposta dal presidente Maurizio Fugatti, ha ridotto le tariffe per il trasporto scolastico degli alunni e studenti, dalla scuola materna alle scuole secondarie di secondo grado. I benefici vanno da un lato a tutte le famiglie, con una riduzione pari al 50 % della tariffa vigente, calcolata in base all’Icef. Dall’altro, speciali benefici sono previsti per le famiglie che risiedono in Comuni di montagna, sopra i 500 metri slm: la decisione introduce infatti una specifica forma di gratuità per gli alunni della scuola primaria che debbano ricorrere al servizio di trasporto per raggiungere sedi scolastiche di scuola elementare collocate al di fuori dal Comune di residenza. Una sorta di “bonus periferia”, che va nella direzione di aiutare chi vive e vuol continuare a vivere in montagna, ed in particolare per quei ragazzi che sono costretti a maggiori spostamenti rispetto al passato a causa di provvedimenti di soppressione di plessi scolastici.
Con la delibera odierna la Giunta provinciale riconosce innanzitutto che ad oggi le spese in carico alle famiglie per servizi connessi alla frequenza scolastica (trasporto, mensa, libri di testo oltre il periodo di comodato) possono essere rilevanti. Da qui alla decisione di agire sulla leva tariffaria in diretta competenza (inserita nella filiera della “domanda unica” ), che comporta annualmente un esborso da parte delle famiglie di circa 4 milioni di euro.
Si prevede inoltre la riduzione della vigente tariffa di Euro 30,00 per il trasporto mensa/palestra, che viene fissata in euro 20,00, considerando la necessità per l’utente di aderire a tale servizio in relazione e alle carenze del plesso frequentato.
Il provvedimento comporta un minore incasso per la Provincia pari a circa 2.000.000,00 di Euro per l’anno 2019 e seguenti.