RIVA DEL GARDA: “MINACCE DI MORTE AI MIEI CANI”
Una lettera, chiaramente anonima, recapitata a mano a inizio luglio con un testo inequivocabile: “I vostri cani rompono i c… al mondo intero, o li fate smettere o ci pensiamo noi!”. Un plurale, quel “noi”, che lascia pensare come siano diversi gli autori, ma alla signora di Riva del Garda che ha ricevuto la missiva, Evelin Gottardi, che siano in tanti a voler la morte dei suoi due Jack Russel non risulta proprio. “Qui attorno a dove abito tutti hanno dei cani – ci racconta – e i miei due non sono quasi mai soli, anzi. Spesso chi abita qui attorno li porta nel nostro giardino a far compagnia ai miei due “Jack Russel”, ma parliamo massimo di tre cani e per poco tempo al giorno”. “Vi sembra che abbaiano?”. Ci chiede mentre la intervistiamo, per un’ora buona, ma non li abbiamo sentiti nemmeno quando saliamo in casa per vedere la lettera anonima che le hanno inviato. Ci abbaiano per pochi secondi quando partiamo con la moto, ma un cane fa questo quando qualcuno arriva o lascia il “suo” territorio. In verità dà molto più fastidio il traffico che scorre in via Ballino davanti alla residenza della signora, macchine, motorini a tutto gas. “Prima di acquistare questo appartamento – prosegue – ho chiesto ai vicini se i cani potevano dare fastidio. Mi preoccupavo in anticipo dell’eventuale disturbo, nessuno mi ha risposto di sì. Ma ci tengo a dire che sono la prima a preoccuparmi se abbaiano troppo, però si vede che a qualcuno dà fastidio anche il minimo latrato che un cane può fare qualche volta. Nulla di notte o mattino presto, perché in questi periodi li tengo a casa. È di pochi giorni fa la notizia del tentato avvelenamento di un cane all’interno di un giardino privato in via Lavino a Riva del Garda, e questo fatto mi ha messo in ulteriore allarme. Sono molto preoccupata che qualcuno possa gettare bocconi avvelenati nel mio giardino”.
Non c’è bisogno di andar oltre, anche perché siamo i primi a dire che chi non ama le bestie non ama certo gli umani. D’accordo, c’è un limite a tutto, ma se ci sono padroni che li tengono segregati giorno e notte senza farli “respirare” e per questo ci sono esemplari che abbaiano perché maltrattati, non è il “caso” della signora Gottardi, anzi. Abbiamo “toccato” con mano la docilità dei due Jack Russel e constatato che chi se la prende con loro è solamente perché danno fastidio “a prescindere”. Tuttavia, la signora ha installato un impianto di videosorveglianza per evitare che i malintenzionati diano corso all’insano proposito. Se poi chi riceve disturbo andasse a parlare con la signora Evelin guardandosi negli occhi sarebbe, sempre, la cosa migliore.