GARDA TRENTINO: IL TURISMO “TIENE” ANCHE SENZA ITALIANI
Nell’Alto Garda il turismo tiene, anche senza gli italiani. Calo, certo, ma contenuto, molto contenuto. Meno italiani ma segni negativi “leggeri”, molto leggeri. Questo è quanto emerge dalla presentazione dei dati relativi al primo semestre 2019 sulle presenze turistiche nel Garda trentino che vede un calo degli italiani contro il dato forte delle presenze dei turisti tedeschi, il 48% del totale. Sul totale il calo è molto contenuto si diceva, un – 0,5% rispetto al primo semestre 2018. Un più consistente calo, invece, arriva dal comparto degli italiani che registra un – 5% nell’alberghiero ma un aumento nel settore extralberghiero, poi dietro la “fedele” Germania ci sono austriaci, inglesi, svizzeri, cechi e polacchi. La soddisfazione, tuttavia, del presidente dell’APT Garda Trentino Marco benedetti è evidente. “Il Garda trentino tiene – ha dichiarato – e nonostante siamo lontani dall’exploit del 2017, anno vero da record diciamolo, ci conforta in particolare l’apertura verso i mercati dell’Est che sta portando nuove figure di ospiti al Garda trentino.” Una conferma che si ha parlando anche con chi è del settore, il windsurf in particolare, dove i clienti russi sono in abbondanza e con una buona capacità di spesa pro capite. Luglio, invece, tanto per fare un passo in avanti, ossia nel secondo semestre del 2019 dice che il calo è maggiore, ma sempre per Benedetti ogni stagione va contestualizzata nel suo insieme. “Spesso sono le condizioni atmosferiche – aggiunge il numero uno di Garda trentino – che producono queste variazioni, dunque non lamentiamoci.” Pesante il calo sulla sponda bresciana, molto di più quello sulla sponda veronese, ma come direbbe qualcuno “se Sparta piange Atene non ride” e, dunque, nel Garda trentino va bene così. Roberta Maraschin, direttrice di Garda Trentino ha detto che in un servizio sul Süddeutsche Zeitung si pone l’accento che il lago di Garda è “troppo affollato” nonostante la sua bellezza riconosciuta, per questo si deve puntare sulla qualità piuttosto che sulla quantità. Un’affermazione che ci si ripete da tempo ma che va decisamente verso la giusta direzione da intraprendere per un’offerta sempre migliore e attuale. Tenendo presente che il 65% di chi viene nel Garda trentino lo fa per la vacanza “Outdoor” e che di questo 65% il 40% arriva con le due ruote, ad “energia umana” ma in crescendo per quella “assistita”, ossia le E-Bike.