“La ferita della bellezza”: nuova mostra alla Rocca di Riva

Stagista19/06/20192min
ALbero Burri MAG

Alberto Burri e il Grande Cretto di Gibellina è un progetto itinerante curato da Massimo Recalcati con il coordinamento scientifico di Alessandro Sarteanesi, prodotta e realizzata da Magonza editore. Dopo essere stata allestita nelle sale del Museo Carlo Bilotti (Roma), giunge al MAG di Riva del Garda, in collaborazione con il Museo di arte Mart, dal 22 giugno al 3 novembre 2019 e verrà inaugurata il 21 alle ore 18.30.
Partendo dal grande intervento del Grande Cretto di Gibellina (Intervento da lui realizzato nel 1968 sulle macerie della città di Gibellina), che ha prodotto l’opera d’arte di Land art più grande al mondo, l’esposizione risale il percorso dell’artista con una selezione di lavori esemplari, letti in relazione alla poetica della ferita, tema che nell’interpretazione di Massimo Recalcati attraversa la sua intera opera, incidendo la materia, disegnando strappi, lacerazioni, crettature, bruciature, giungendo sino a declinazioni inedite che pensano ad una genesi e a un processo di carattere spirituale. Il percorso è accompagnato da un percorso fotografico realizzato da Aurelio Amendola che per eccellenza ha raccolto i suoi lavori realizzati dal 2011 fino al 2018 e dal video Il Grande Cretto di Gibellina di Petra Noordkamp, prodotto e presentato nel 2015 dal Guggenheim Museum di New York, che filma in un racconto poetico e di grande sapienza tecnica l’opera di Burri e il paesaggio circostante.
La mostra è patrocinata dalla Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri, dalla Regione Sicilia, dal Comune di Gibellina e dalla Fondazione Orestiadi.
In occasione della mostra è realizzato dalla casa editrice Magonza un importante volume con testimonianze e ricerche inedite su Alberto Burri, la sua opera e Il Grande Cretto di Gibellina.