EVASIONE FISCALE: SEQUESTRATI BENI PER MEZZO MILIONE DI EURO A UNA FALSA ASSOCIAZIONE SPORTIVA

Redazione25/04/20193min
immobile sequestrato 1

Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Trento prosegue nell’azione di contrasto all’evasione ed alle frodi fiscali, valorizzando le potenzialità offerte dalle moderne tecniche investigative che fanno tesoro del patrimonio informativo acquisito per mezzo del controllo economico del territorio, delle banche dati disponibili e della collaborazione con le Agenzie fiscali.
In quest’ambito è stato possibile scoprire che un nota realtà associazionistica situata nel centro di Trento, che offre servizi di piscina, palestra e altre attività sportive, si era “camuffata” da Associazione Sportiva Dilettantistica, beneficiando indebitamente delle agevolazioni tributarie previste per il cosiddetto “terzo settore”.
Tali agevolazioni consistono, essenzialmente, nella possibilità di determinare forfettariamente il reddito imponibile e l’IVA e di godere di svariate semplificazioni sul fronte degli adempimenti fiscali, della certificazione dei corrispettivi e degli oneri dichiarativi.
Sviluppando degli elementi informativi pervenuti a seguito di un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate di Trento, le Fiamme Gialle hanno esteso le verifiche fiscali a più annualità, scoprendo che la sedicente associazione, dal 2012 al 2016, aveva occultato al Fisco ricavi per circa tre milioni di euro, evadendo l’I.V.A. per 540.000 euro.
In realtà, infatti, l’Ente aveva solo formalmente una natura “non commerciale”, ma nei fatti gestiva professionalmente e imprenditorialmente impianti sportivi (palestre, piscina, sala pesi, ecc..), tenendo anche corsi e colonie estive, aperti al pubblico (e non solo agli associati) dietro il pagamento di corrispettivi, in regime di concorrenza sleale rispetto alle analoghe strutture regolarmente presenti sul mercato.
Per l’omessa dichiarazione IVA è scattato l’aspetto Penale: le Fiamme Gialle si sono avvalse del “sequestro per equivalente”, una misura cautelare che “congela” mediante sequestro, per la successiva confisca, i beni di cui dispongono gli autori di reati tributari in misura equivalente all’ammontare delle imposte evase.
I Finanzieri hanno quindi posto i sigilli a oltre 230.000 euro sui vari conti bancari dell’associazione e del suo rappresentante legale, un sessantaseienne trentino, nonché la villa e annesso garage, di proprietà di quest’ultimo, per una quota del valore di circa 310.000 euro.