CATTURATO AD ARCO UN CINGHIALE “IBRIDO”

Un esemplare di cinghiale “ibrido”, ossia nato dall’unione di un cinghiale maschio e una scrofa di maiale è stato catturato dalla Forestale nei giorni scorsi. Spintosi a valle in cerca di cibo a causa del ritardo con cui la primavera ha deciso di arrivare in quota, l’esemplare faceva parte di un branco avvistato in località “Carobbi” ed è in attesa di cuccioli. Se già i cinghiali sono fonte di problemi perché con le loro zanne arano il terreno in cerca di cibo, un esemplare ibrido è un fattore di danno aggiunto per la fauna che così rischia la modifica delle abitudini comportamentali dei suini. L’allarme lanciato dal comandante di stazione Ezio Berteotti ancora dodici mesi fa è rimasto inascoltato, dunque la situazione non è certo migliorata bensì peggiorata. L’amministrazione comunale di Arco confida nell’aiuto della locale sezione dei cacciatori (cosa che in altre zone già avviene) che possa dare una mano all’organico della Forestale che si trova in difficoltà per carenza di personale, insomma un aiuto nel tenere sotto controllo il territorio e i branchi di cinghiali che vi pascolano. La richiesta all’assessore provinciale Giulia Zanotelli fatta a febbraio scorso, per ora non ha trovato riscontro, e il tempo per decidere cosa fare se non è scaduto è lì che sta per scadere.