MALCESINE FURIOSA PER I TAGLI AI POSTI LETTO IN OSPEDALE

Ventidue posti letti dell’ospedale di Malcesine sono stati “tagliati” dall’Unità Sanitaria veronese. Temporaneamente è stato detto, ma ciò è bastato per sollevare un vero e proprio “polverone” da parte dell’associazione disabili motori di Malcesine e dei sindaci, oltre che di Malcesine di Brenzone e Torri del Benaco. Da 80, dunque, diventano 58. Immediata la lettera di “diffida” inviata dai tre primi cittadini e dall’associazione all’Unità Sanitaria locale nella quale si esprime il sentimento che il destino del nosocomio veneto ai confini col Trentino, un tempo vera “eccellenza” dell’ortopedia sia ormai segnato. La Regione Veneto non vuole investire o mantenere in vita la struttura nonostante il sottosegretario Coletto tempo fa abbia dichiarato che la struttura non chiuderà. Anzi, sarebbe stata potenziata. Per l’Azienda sanitaria il taglio è motivato dalla mancata sostituzione di una decina di infermieri e operatori sociosanitari, e allora tra cessazioni, assenze per malattia e trasferimenti che si aggiungono alla mancanza del personale medico che manifesta l’intenzione di andare a lavorare a Malcesine il taglio sarebbe “necessario”.