CHIUSURA DEL CENTRO STORICO, ARCO S’INTERROGA
L’obbligo di chiudere i centri storici cittadini quando vi si tengono manifestazioni è “dovuto” alla normativa antiterrorismo e alla successiva circolare “Gabrielli” (dal nome dell’ex Ministro degli Interni) del 7 giugno 2017, ora parzialmente revisionata da una recente direttiva del luglio 2018, tuttavia sempre “restrittiva” al fine di proteggere l’incolumità dei cittadini che visitano, nel caso di Arco, il Mercatino di Natale. L’amministrazione comunale arcense s’interroga, dunque, in merito, con il vicesindaco Stefano Bresciani e l’assessore allo sport Marialuisa Tavernini impegnati nel trovare soluzioni che possano sopperire a tali misure ritenute, forse, troppo restrittive. Alcuni residenti nel centro storico di Arco, infatti, hanno ritenuto di esporre le proprie ragioni in merito al fine di trovare soluzioni che più rispondano alle loro esigenze di residenti nel centro storico in occasione di tali eventi come, appunto, il Mercatino di Natale. Assocentro è stata invitata ad un incontro al fine di trovare il modo migliore per soddisfare entrambe le esigenze, evento e residenti, evento indiscusso e per il quale Assocentro merita tutta la stima e gratitudine per l’impegno che rivolge al tradizionale evento dell’Avvento. La richiesta dunque di un incontro al fine di poter dare ai residenti una risposta precisa, finalizzata alle loro esigenze di sopperire ad alcuni disagi causati dalla chiusura del centro storico arcense. In particolare, si “punta il dito” sulla necessità di riorganizzare piazza Marchetti e lasciare una sorta di “corsia libera” in piazza Tre Novembre spostando l’albero più avanti in modo da non avere “tappi” su via Ferrera in caso di necessità di persone anziane e della fascia più debole dei cittadini.