M5S: “Nell’Alto Garda manca attenzione e coraggio contro il gioco d’azzardo”

In merito al dato preoccupante sul triste record della spesa per il gioco d’azzardo nell’Alto Garda, il Movimento 5 Stelle ha inviato una nota ufficiale con alcune valutazioni politiche.
“Leggiamo, con un sentimento misto di stupore e rabbia, che nel nostro territorio esiste un drammatico problema di gioco d’azzardo. La situazione nell’Alto Garda è grave visto che nell’anno 2016 nel comune di Riva sono stati spesi 23,97 milioni di euro per giocate nelle slot-machine con una spesa media pari a 1.394 euro per abitante, nel comune di Arco sono stati spesi 19,10 milioni di euro con una spesa media pari a 1.085 euro per abitante, nel comune di Nago-Torbole sono stati spesi 1,25 milioni di euro con una spesa media pari a 432 euro per abitante, mentre nel comune di Dro sono stati spesi 1,59 milioni di euro con una spesa media pari a 319 euro per abitante.
L’improvviso annuncio dell’ass. Girelli riguardo ad iniziative del comune è molto probabilmente dovuto alla tardiva comprensione del grave errore compiuto nell’ultimo consiglio comunale dove i consiglieri di maggioranza, la giunta e parte delle opposizioni hanno bocciato la mozione presentata dalla consigliera Colò del MoVimento 5 Stelle che proponeva maggiori restrizioni agli orari delle sale da gioco. Purtroppo a Riva del Garda la situazione è anche peggiore perché, oltre ad esser la maglia nera nel Trentino (dati 2016), l’amministrazione comunale si dimostra del tutto inerte ed anzi ostacola qualsiasi seria iniziativa inventando inesistenti impedimenti normativi. È successo anche durante l’approvazione dell’ultimo documento del bilancio quando l’amministrazione comunale ha preteso lo stralcio dall’emendamento presentato dal consigliere Andrea Matteotti (M5S) della parte riguardante la limitazione degli orari di utilizzo delle apparecchiature di gioco sull’esempio degli interventi già adottati in altre realtà locali. Staremo a vedere cosa succederà quando la stessa mozione bocciata ad Arco arriverà in consiglio comunale a Riva del Garda. L’assessore Accorsi e l’amministrazione di Arco dicono che gli Enti locali hanno le mani legate e non possono fare nulla.
In realtà questa è una scusa inconsistente e serve solo a nascondere malamente la scarsissima volontà politica di affrontare seriamente il problema. Tanto è vero che numerosissimi Comuni di tutta Italia hanno adottato regolamenti con misure molto più restrittive di quelle richieste nella mozione ed hanno pure vinto i ricorsi presentati contro gli stessi provvedimenti. Infatti basta guardare a quello che hanno fatto i comuni come Torino, Milano, Roma, Firenze e Bologna”.