“L’isola dell’oblio”: mostra di Davide Pivetti alla Craffonara

Redazione03/11/20183min
MOSTRA PIVETTI GRECIA oblio-2

Dal 3 al 28 novembre è allestita nella sala civica «Giuseppe Craffonara» ai giardini di porta Orientale a Riva del Garda «L’isola dell’oblio», mostra-omaggio di Davide Pivetti a Kastellorizo, l’isola greca in cui Salvatores girò il film «Mediterraneo». La mostra, a cura del centro culturale La Firma, ha il patrocinio del Consolato di Grecia. Inaugurazione sabato 3 novembre, ore 18. Esposte 40 immagini formato 50×40 con citazioni dal film . Apertura al pubblico tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17 con ingresso libero.
Nel 1992 a Los Angeles una minuscola e dimenticata isola del Dodecaneso greco divenne improvvisamente celebre in tutto il mondo. È la forza della settima arte, il cinema. Gabriele Salvatores in quell’edizione degli Academy Awards vinse infatti il Premio Oscar come miglior film straniero con il suo “Mediterraneo”, pellicola interamente ambientata sull’isola di Kastellorizo (o Megisti in greco, Meis in turco, Castelrosso in italiano), la più lontana e orientale dell’intero territorio greco, geograficamente già in Asia Minore. Merito di una grande squadra: dal regista a uno straordinario cast di attori, dalla sceneggiatura di Enzo Monteleone alle musiche di Giancarlo Bigazzi e alla fotografia di Italo Petriccione. Ma merito, certamente, anche della rara e singolare bellezza di questa isola remota, che è davvero l’avamposto greco ed europeo nel mare nostrum orientale. Quel film è diventato un manifesto culturale per almeno un paio di generazioni di italiani (e non solo, visto il successo internazionale). I suoi dialoghi, brillanti, sono diventati patrimonio collettivo. Inoltre gli italiani hanno scoperto la Grecia e il piacere della “fuga” sui suoi lidi più remoti. Ma pochi in realtà sono coloro che si sono spinti fin là, che hanno veramente messo piede a Kastellorizo.
Davide Pivetti, giornalista de l’Adige e fotografo trentino già autore di un libro dedicato alle isole del Mediterraneo e di una mostra omonima, ha realizzato il progetto di visitare la Megisti di Salvatores, ritrovare le locations del film, incontrare la gente del posto che si prestò a fare da comparsa nei due mesi di riprese, concluse nell’estate del 1991. Scoprendo che, nonostante i quasi tre decenni trascorsi, molti degli aspetti caratterizzanti l’isola si sono conservati. Con qualche mano di colore in più o in meno rispetto a come fu magistralmente raccontata in quel celebre lungometraggio dedicato “a tutti quelli che stanno scappando”. La mostra ha ricevuto il Patrocinio del Consolato di Grecia ed è arricchita da un’intervista in esclusiva con l’attore Giuseppe Cederna, che nel film impersona l’attendente Antonio Farina.