Si inaugura il nuovo Archivio storico di Riva del Garda

Redazione24/10/20182min
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Si sta concludendo in questi giorni il trasloco dell’Archivio storico del Comune di Riva del Garda nella nuova sede a palazzo Lutti Salvadori, dove occupa 660 metri quadrati su tre piani e dove per la prima volta è stato possibile aggregare tutta la sezione storica (che vanta documenti risalenti all’inizio del XII secolo) fino al 1973. Un patrimonio di straordinario valore fatto di 965 unità archivistiche del periodo tra il dal 1101 e il 1900, e di un migliaio di faldoni fino al 1973, conservati ora in spazi adeguati e con i migliori sistemi disponibili, a garanzia della loro integrità. Venerdì 26 e sabato 27 ottobre l’inaugurazione.
L’inaugurazione si tiene nella sala al primo piano: venerdì 26 ottobre (ore 17) con la presentazione del libro «Confraternite in Trentino e a Riva del Garda» (Cierre, 2017, Biblioteca dei Quaderni di Storia Religiosa, 9), a cura di Emanuele Curzel, Marina Garbellotti e Maria Clara Rossi (in collaborazione con biblioteca civica di Riva del Garda, associazione «Riccardo Pinter» e associazione «Il Sommolago»), il giorno seguente, sabato 27 ottobre, con lo spettacolo (inedito) per bambini e per adulti «Storie di topi di biblioteca e gatti d’archivio», di e con Ornela Marcon e Elisa Salvini (alle ore 14.30 e alle ore 16.30).
Dal 1985, quando occupò l’ex Monte di pietà a palazzo Pretorio, l’Archivio storico comunale ha cambiato diversi sedi, da palazzo San Francesco (negli spazi lasciati liberi dall’Ufficio tavolare e dal Catasto) all’ex biblioteca in via Damiano Chiesa. Per la migliore gestione della nuova sede è in corso la richiesta tramite il Servizio civile della Provincia di due giovani da destinare a completamento dell’inventariazione della parte più recente, dal 1948 al 1973, a supporto delle due persone già reclutate tramite Intervento 19.
Non tutto quanto prodotto dall’Amministrazione comunale trova collocazione nel nuovo Archivio storico, dato che lo spazio non sarebbe comunque sufficiente: si tratta della sezione storica fino al 1973 e di alcune serie aggregate. Il resto rimane conservato a palazzo San Francesco.