Riparazione all’impianto delle campane di San Martino, Don Francesco ringrazia la Cassa Rurale

Per settimane, ad Arco, è mancata una presenza che spesso si dà per scontata. Le campane della chiesa di San Martino sono rimaste in silenzio, lasciando un vuoto percepibile non solo nei momenti liturgici, ma nella vita quotidiana della città. Un silenzio che ha incuriosito, fatto domandare, e che oggi trova una spiegazione nelle parole del parroco don Francesco Scarin, raccolte in un’intervista da La Busa online.
Guasto inatteso
Il problema, racconta don Scarin, non riguardava le campane in sé, che «funzionano benissimo», ma il computer che ne aziona il meccanismo. Già a novembre, il sistema elettronico era andato in tilt. Da subito la parrocchia si è attivata per capire se fosse possibile una semplice riparazione o se fosse necessario un intervento più profondo.
Il sopralluogo tecnico ha chiarito la situazione: il computer era irrimediabilmente compromesso e non più riparabile. Una constatazione che ha portato la parrocchia a una scelta obbligata, ma ponderata. Dopo un confronto con la commissione e il consiglio per gli affari economici, è stato deciso di affidare il lavoro a una ditta specializzata per la sostituzione completa dell’impianto di comando.
Spesa importante, risposta condivisa
L’intervento ha comportato un costo complessivo di circa 5 mila euro, una cifra non indifferente per una parrocchia. È qui che entra in gioco uno degli aspetti più significativi di questa vicenda: la collaborazione tra comunità, istituzioni e mondo cooperativo.
Don Scarin racconta di averne parlato con il presidente della Cassa Rurale AltoGarda – Rovereto, Enzo Zampiccoli. La risposta è arrivata in tempi rapidi e concreti: il contributo economico della Cassa Rurale è stato deliberato e versato prima di Natale, coprendo una parte sostanziale della spesa complessiva.
«Dobbiamo ringraziare per la grande disponibilità – sottolinea il parroco –. La donazione è arrivata rapidamente e ha permesso di affrontare l’intervento senza ulteriori rinvii». Un gesto che va oltre il semplice sostegno economico e che testimonia il ruolo sociale della cooperazione di credito sul territorio.
Suono che ricuce il tempo
Il ritorno delle campane non è solo una questione tecnica. È un segnale che parla di identità, di continuità, di legami. Il loro suono scandisce il tempo, accompagna i momenti di festa e di raccoglimento, segna passaggi importanti nella vita delle persone. Per questo, il silenzio prolungato era stato avvertito come una mancanza, quasi come un’assenza dai residenti, che si erano rivolti alla redazione de La Busa online.
La soluzione del problema e il ripristino del sistema rappresentano dunque molto più di una riparazione: sono il risultato di una comunità che sa prendersi cura dei propri simboli, grazie alla collaborazione tra parrocchia, volontari e realtà del territorio.
Comunità che funziona e fa squadra
La vicenda delle campane di San Martino racconta, in fondo, una storia semplice ma significativa. Parla di attenzione, di responsabilità condivisa e di un tessuto sociale che, quando serve, sa rispondere con prontezza. È in questi gesti, spesso silenziosi quanto lo erano state le campane, che si misura la forza di una comunità come quella di Arco.
E ora che il suono è tornato a riempire l’aria, non è solo un meccanismo a essere ripartito, ma un piccolo, prezioso rituale collettivo che continua a unire la città.
(n.f.)










