Arco: gli auguri di Natale diventano un inno alla cultura

Ad Arco il Natale passa anche dalla musica, da quelle voci che si intrecciano e riempiono gli spazi di senso, emozione e comunità. Venerdì sera il Salone delle Feste del Casinò ha accolto il tradizionale concerto inserito nel cartellone delle Musiche per il Natale, promosso dall’assessorato alla cultura del Comune di Arco. Un appuntamento atteso, come dimostra il salone gremito, che ha confermato il forte legame tra la città delle Palme e la SMAG – Scuola Musicale Alto Garda.
A portare gli auguri in musica sono stati cinque cori, protagonisti di una serata intensa e partecipata: Prisma, Korasong, Smag, Magnolie e Donne Incanto. Insieme hanno costruito un percorso sonoro capace di emozionare e coinvolgere il pubblico, sotto la direzione di Laura Crescini, Dario Donati, Rudy Parisi e Roberto Garniga, restituendo tutta la forza espressiva del canto corale come esperienza collettiva.
A sottolineare il significato più profondo dell’iniziativa è Massimiliano Floriani, assessore alla cultura della giunta Fiorio, che ha voluto rimarcare come la musica rappresenti uno strumento fondamentale di crescita culturale e personale.
Non solo spettacolo, dunque, ma formazione, educazione all’ascolto e alla condivisione, elementi che contribuiscono a costruire una comunità più consapevole e coesa.
L’amministrazione comunale ha espresso con orgoglio il valore di una scuola musicale che, grazie alla convenzione pubblica, è diventata negli anni un’eccellenza riconosciuta sul territorio. Un presidio culturale stabile, capace di coinvolgere persone di tutte le età e di registrare un numero di iscritti in costante aumento, segno di un interesse vivo e trasversale verso la musica.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto al direttore Carlo Pedrazzoli, al consiglio direttivo e a tutti i docenti della SMAG, che con professionalità e passione continuano a trasmettere competenze, valori e amore per la musica. Un lavoro quotidiano che va ben oltre il palco e che incide profondamente nella formazione delle persone.
In una città che ha fatto della cultura uno dei suoi tratti distintivi, la musica si conferma così linguaggio universale e strumento di crescita civile. Perché investire nella musica significa investire nel futuro: delle persone, delle relazioni e dell’identità stessa della città delle Palme. (n.f.)










