Il Citrac premia una vita di architettura: il Nodo alla Carriera ad Alessandro Campetti

Redazione18/12/20253min
alessandro campetti


 

Venerdì 19 dicembre, alle ore 18, nella cornice della Sala al Sass di Trento, il Citrac – Circolo Trentino per l’Architettura Contemporanea – consegnerà il Nodo alla Carriera ad Alessandro Campetti, architetto arcense classe 1945 e figura di riferimento per l’architettura dell’Alto Garda.
Il Citrac, realtà storica del panorama culturale trentino, da alcuni anni assegna questo riconoscimento a professionisti che hanno lasciato un segno profondo non solo attraverso le opere, ma soprattutto nel modo di interpretare e condividere l’architettura. Un premio alla persona, prima ancora che al curriculum.

 

 

Ottant’anni “ben portati”, Campetti è tuttora in piena attività. Il suo studio associato, in via Santa Caterina ad Arco, continua a essere un laboratorio vivo di idee e confronto, oggi animato anche dai figli Andrea e Davide, dalla socia Alessandra Benedetti e dal più recente ingresso dell’architetto Andrea Rigo. Da quello studio è passato un pezzo importante della storia architettonica della Busa: edifici, progetti, ma soprattutto persone.
È infatti l’aspetto umano e formativo a emergere con forza nelle motivazioni del premio. Campetti è stato – e continua a essere – un punto di riferimento per generazioni di studenti e giovani architetti, che nel suo studio hanno trovato apertura, disponibilità e la possibilità di “imparare il mestiere” sul campo. Un approccio fatto di confronto e scambio, più vicino alla figura del maestro e dell’insegnante che a quella del professionista chiuso nel proprio ruolo.
Un’architettura vissuta quasi come pratica sociale, alimentata da una curiosità culturale ampia: musica, arte, interessi trasversali che hanno sempre nutrito il suo modo di progettare e di stare nella professione.
Se il Premio Pritzker rappresenta a livello internazionale una sorta di “Nobel dell’Architettura”, il Nodo alla Carriera del Citrac è oggi il massimo riconoscimento per chi opera in Trentino. Un modo per dire grazie a chi, come Alessandro Campetti, ha saputo costruire non solo edifici, ma relazioni, percorsi e opportunità per un intero territorio.
Nicola Filippi