Medici, chiuso in Trentino il nuovo contratto

Redazione12/12/20253min
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Sottoscritte con le rappresentanze sindacali di settore le ipotesi di rinnovo della parte economica e di uno stralcio giuridico del contratto della dirigenza medica, veterinaria, odontoiatrica, sanitaria e delle professioni sanitarie per i trienni 2019-2021, 2022-2024 e 2025-2027 in Trentino. Oltre agli incrementi significativi dello stipendio tabellare, sono previste diverse misure migliorative per il personale interessato in forza ad Apss, che vanno dal rafforzamento dell’indennità sanitaria provinciale alla maggiore valorizzazione delle responsabilità professionali fino al potenziamento delle indennità legate ai servizi essenziali, ad esempio pronto soccorso.

 

 

Il contratto prevede una serie di incrementi economici rilevanti per la dirigenza sanitaria, che partono dal 2019. Per il triennio 2022-2024 lo stipendio tabellare annuo lordo e viene rideterminato grazie a un incremento a regime del 7,41%; per il successivo triennio, dal 1° gennaio 2025 con un ulteriore incremento del 5,96%, in linea con quanto previsto negli altri comparti pubblici provinciali.

È stata inoltre aumentata nelle stesse percentuali l’indennità sanitaria provinciale, indennità non prevista a livello nazionale e che viene elevata, dal 2025, fino a 12.900 euro annui.
Aumenti significativi anche per l’indennità di specificità medica, con valori che arrivano fino a 14.700 euro annui per i direttori di struttura complessa, a 10.600 per i dirigenti medici e, per i dirigenti sanitari, comprese le professioni sanitarie, a 6.000 euro annui.

Vi è poi una maggior valorizzazione delle responsabilità professionali. La struttura della retribuzione di posizione differenzia gli importi in base alla tipologia di incarico professionale, prevedendo valori a regime nel triennio 2025-2027 fino a 21.500 euro annui.

Il contratto rafforza anche le indennità legate ai servizi essenziali: l’indennità di pronto soccorso viene portata a 281 euro mensili dal 2025 e a 427 euro dal 2026 ed incrementa il valore minimo delle prestazioni orarie aggiuntive, elevato ad euro 80,00 euro l’ora.

A fronte degli incrementi economici che rendono il contratto provinciale sicuramente più attrattivo rispetto a quello nazionale, dal 2026 è introdotta la possibilità per l’Azienda sanitaria di richiedere ai dirigenti non titolari di struttura complessa fino a due ore aggiuntive settimanali (per un massimo di 92 ore annue) da utilizzare nell’ambito della programmazione dell’attività assistenziale, retribuite con un compenso di almeno 50 euro l’ora. Previsione questa che caratterizza il contratto provinciale e che offre uno strumento organizzativo importante all’Azienda sanitaria.

Sono stati inoltre rivisti e aggiornati alcuni istituti, tra cui le relazioni sindacali, il contratto individuale di lavoro, il periodo di prova e le assunzioni a tempo determinato.