Riva, Zanoni chiarisce: «Nessun senso unico in viale Rovereto. Serve una visione condivisa»

Redazione15/11/20254min
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“Non è nostra intenzione ridurre Viale Rovereto a senso unico in ingresso, soluzione che invece era stata prevista dallo strumento di pianificazione approvato dalla Giunta precedente”. Dopo alcuni giorni di discussione pubblica e in seguito al nostro precedente articolo dal titolo forse troppo netto, è il sindaco di Riva del Garda, Alessio Zanoni, a chiedere una precisazione. Lo fa con toni cordiali, facendo fede al documento ufficiale: la risposta all’interrogazione presentata dalla consigliera Maria Pia Molinari, che offre l’occasione per ricostruire con chiarezza la posizione del primo cittadino sul tema della viabilità.

Un punto, su tutti, va chiarito subito: il Comune non intende trasformare viale Rovereto in un senso unico. Una soluzione che, ricorda il sindaco, «era stata prevista dallo strumento di pianificazione approvato dalla Giunta precedente», ma che l’attuale amministrazione non condivide.

 

 

Le perplessità sulla proposta provinciale

Zanoni ripercorre innanzitutto il quadro generale. Le sue informazioni — spiega — risalgono alla serata in cui la Provincia autonoma di Trento, con il presidente Maurizio Fugatti e i tecnici, aveva illustrato al Consiglio comunale le varie ipotesi progettuali per la grande viabilità dell’Alto Garda.
In quell’occasione, il sindaco aveva già espresso «perplessità e totale contrarietà» rispetto alla soluzione allora sul tavolo.
Le criticità individuate non sono marginali:
la devastazione del piano di campagna,
la duplicazione del ponte sul Sarca,
la facilità di rientro sulla fascia lago per chi attraversa Riva del Garda verso il Bresciano,
il rischio di un innesto sul futuro tunnel sotto il Brione, ipotesi già contestata dall’attuale amministrazione e inserita nel PTC dalla precedente Giunta.
Quattro elementi che, a giudizio del sindaco, rendono quella proposta «non accettabile».

Una proposta già sul tavolo
Zanoni conferma invece di aver già presentato al presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, una sua proposta alternativa, che ritiene coerente con ciò che lo stesso Marocchi ha recentemente dichiarato in un’intervista al quotidiano l’Adige.
Non entra nei dettagli tecnici, ma ribadisce che si tratta della direzione che considera «necessaria» per il futuro infrastrutturale dell’area.
L’obiettivo, sottolinea, dev’essere uno solo: tenere i flussi di attraversamento fuori dai centri abitati.

Viale Rovereto: nessun senso unico
Il passaggio più atteso riguarda il punto 3 dell’interrogazione della consigliera Molinari, quello che aveva scatenato il dibattito politico degli ultimi giorni.
Zanoni è chiaro: «Non è nostra intenzione ridurre viale Rovereto a senso unico in ingresso».
Una precisazione che conferma quanto già dichiarato pubblicamente dal sindaco e che smentisce ogni ipotesi di intervento imminente su quel tratto di viabilità urbana.
Eventuali scelte future — aggiunge — dovranno comunque rientrare in un disegno più ampio, poggiato su alcuni pilastri:
parcheggi di attestamento potenziati,
navette di collegamento efficienti,
mobilità ciclabile facilitata da raccordi e infrastrutture leggere.

«Serve un confronto più ampio»
Il sindaco chiude con una considerazione politica e di metodo: per quanto riguarda viale Rovereto e più in generale la grande viabilità, sarà necessario un confronto approfondito che coinvolga tutte le forze politiche e amministrative.
L’obiettivo è arrivare a una visione comune e condivisa da rappresentare assieme nelle sedi provinciali competenti.
Un messaggio che vuole riportare la discussione su un terreno collaborativo, oltre le tensioni degli ultimi giorni.
Nicola Filippi