Oliveti dell’Alto Garda scrigni di biodiversità: al via il monitoraggio della fauna

Redazione26/08/20253min
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Non solo coltivazioni millenarie e simbolo del paesaggio gardesano: gli oliveti dell’Alto Garda Trentino custodiscono un patrimonio di biodiversità spesso poco conosciuto. A ricordarcelo è Alessandro Marsilli, dottore naturalista e coordinatore di progetti di valorizzazione paesaggistica, che ha annunciato con un post pubblico sulla sua pagina social l’avvio di un nuovo programma di monitoraggio della fauna nelle aree olivate della conca gardesana.

Fototrappole e batdetector: la tecnologia al servizio della natura

Per osservare più da vicino la vita animale che si muove tra i filari, i ricercatori hanno installato fototrappole e batdetector. Questi strumenti consentono di catturare immagini automatiche e di registrare ultrasuoni emessi dai chirotteri (pipistrelli), fornendo così dati preziosi su specie spesso invisibili agli occhi dell’uomo.

La scelta di questi dispositivi non è casuale: permettono di individuare la presenza di mammiferi notturni, uccelli rapaci e piccoli predatori, oltre a valutare lo stato complessivo dell’ecosistema. Una fotografia, insomma, della “salute” degli oliveti, intesi non più soltanto come luoghi di produzione agricola, ma come habitat complessi e dinamici.

 

 

Oliveti come corridoi ecologici

Gli oliveti del Garda non svolgono solo una funzione economica e paesaggistica: rappresentano anche dei veri corridoi ecologici. Tra i tronchi contorti e le radure convivono pipistrelli, volpi, tassi, rapaci notturni e numerose altre specie che trovano in questi spazi rifugio, cibo e possibilità di riproduzione.

Il monitoraggio, avviato in collaborazione con realtà come il Parco Fluviale della Sarca, Studiopan e Albatros Srl, mira dunque a raccogliere dati utili per politiche di conservazione più efficaci, rafforzando la consapevolezza che l’agricoltura tradizionale, se gestita con attenzione, può diventare alleata della biodiversità.

Un piccolo passo per la conservazione

Come sottolinea Marsilli, “un piccolo passo per noi può trasformarsi in un grande passo per la conservazione della natura”. L’iniziativa, infatti, non si limita a documentare la fauna presente, ma pone le basi per azioni di tutela concrete, in grado di garantire un futuro sostenibile agli oliveti gardesani e agli ecosistemi che vi ruotano attorno. (n.f.)