Garda Trentino NextGEN, ispirazioni e idee dall’Alto Adige

Dopo l’inizio ufficiale del settembre scorso, i giovani imprenditori under 40 dell’Alto Garda e Ledro hanno effettuato una visita di studio in Alto Adige per affrontare tematiche importanti come mobilità sostenibile e nuove forme di ricettività
Per valorizzare le loro voci e le visioni, qualche mese fa Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A. ha avviato il progetto Garda Trentino NextGEN volto a ragionare assieme ai giovani proprietari di attività ricettive, ristorative e commerciali, sul futuro del turismo e della destinazione nel suo complesso.
Nei giorni scorsi una ventina di partecipanti tra albergatori, ristoratori e operatori commerciali hanno preso parte a una giornata di formazione e confronto in Alto Adige, alla scoperta di buone pratiche e nuovi orizzonti per il futuro dell’accoglienza e della mobilità.
Il viaggio formativo si è aperto con l’incontro con STA – Südtiroler Transportstrukturen AG, l’azienda che gestisce le infrastrutture di trasporto dell’Alto Adige. Harald Reiterer (responsabile green mobility) e Martin de Bonis (product owner) hanno condiviso con il gruppo la visione per una mobilità sostenibile su scala locale, illustrando le strategie del Piano Mobilità 2035 e le azioni concrete basate sul principio “evitare, trasferire, migliorare”.
Tra i punti toccati, il potenziamento della mobilità elettrica e ferroviaria, le novità del sistema tariffario Alto Adige Pass e i bike box in stazione, pensati per integrare tutti i mezzi di trasporto in un’unica app.
A completare il quadro, l’intervento di IDM Alto Adige, con Ulrike Pfeifhofer e Claudia Hintner che hanno portato due casi emblematici, ovvero l’Hotspot Management al Lago di Braies, ovvero un modello efficace per la gestione dei flussi turistici in equilibrio con l’ambiente, e l’offerta cicloturistica altoatesina, con numeri in costante crescita.
Nel pomeriggio il gruppo è salito in funivia sul Renon per visitare la Gloriette Guesthouse, un’elegante struttura di design che fonde tradizione e visione contemporanea. I partecipanti hanno incontrato i titolari Andi e Julika Alber e l’architetto Christian Rottensteiner di NOA studio, che ne ha curato la ristrutturazione, con i quali si sono confrontati su temi focus come identità, accoglienza e soprattutto su ciò che riguarda il passaggio generazionale, l’imprenditorialità giovanile e la gestione delle strutture ricettive.