Bunker: a Riva un viaggio nell’animo fragile

RIVA DEL GARDA
A fronte dei numerosi casi di disagio dei giovani, sfociati troppe volte in atti di rinuncia alla vita, il Centro di formazione professionale Enaip alberghiero di Riva del Garda in collaborazione con Gardascuola e liceo Maffei di Riva del Garda e Enaip e Upt di Arco propone un percorso la cui seconda tappa, venerdì 21 marzo, è lo spettacolo teatrale «Bunker. Un viaggio nell’animo fragile», all’auditorium della chiesa di San Giuseppe al rione Degasperi con inizio alle 10.30 per le scuole e alle 20 per il pubblico; ingresso libero fino all’esaurimento dei posti.
Lo spettacolo è frutto di un laboratorio teatrale che ha dato voce al malessere dei ragazzi secondo quella che viene chiamata «educazione peer to peer». Sul palco, giovani studenti che hanno partecipato a tutte le fasi di creazione dello spettacolo, fin dalla ricerca iniziale sul tema. Il lavoro è sempre stato pensato da parte loro anche come un modo di sensibilizzare i coetanei sul rischio di trascurare il proprio dolore e come un invito a reagire e a chiedere aiuto. Regia e drammaturgia Michele Comite, coreografie Hillary Anghileri, produzione Collettivo Clochart, durata 55 minuti.
Bunker è una parola dal suono duro, che evoca momenti bui e angoscianti, ma anche un posto dove i ragazzi che hanno perso la speranza e la voglia di vivere possono trovare protezione e aiuto. Al Bambin Gesù ne sanno qualcosa, un’escalation importante di tentate rinunce alla vita, sempre di più, un impegno costante da parte dei sanitari che si trovano di fronte ad una vera e propria emergenza. Un’urgenza trasversale su tutto il territorio nazionale, silenziosa e triste. Le cronache non ne parlano ma c’è bisogno di portarlo a galla questo disagio ed è attraverso questo spettacolo finalmente se ne parla.
Uno spettacolo che colpisce forte, come la verità. Accecante e illuminante, pregno di energia dove si viene catapultati in un mondo che sembra lontanissimo ma che è più vicino di quanto possiamo immaginare. Apre gli occhi sulla necessità di comprendere, di imparare a non emettere giudizi, sentenze banali e a renderci conto che tutti noi siamo protagonisti della nostra vita ma tutti quelli che ci stanno intorno sono come la luna con le maree, influenzano le nostre esistenze. Dobbiamo assumerci la responsabilità sociale di essere complici di tutto il disagio mentale degli adolescenti che ne soffrono, aprirsi alla comprensione e alla consapevolezza. Uno spettacolo di grande valore dove si può imparare molto, anche ad ascoltare e riconoscere un grido d’aiuto che può arrivare da lontano ma anche da molto vicino, domani potrebbe succedere anche a casa nostra perché si sa che l’unica certezza è che “del doman non v’è certezza”.
Lo spettacolo è sostenuto dal Comune di Riva del Garda, dalla Comunità di valle Alto Garda e Ledro, dal Lions Club Arco-Riva, dal Lions Club Rovereto, dal Cfp Enaip alberghiero di Riva del Garda e da Grafica 5, e finanziato dalla Cassa Rurale AltoGarda-Rovereto.