“Storie senza Storia. Tracce di uomini in guerra”: inaugurata la mostra

Stagista20/07/20183min
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Si intitola “storie senza Storia. Tracce di uomini in guerra (1914-1918)”, ed è la mostra che l’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza provinciale, in collaborazione con il Servizio cultura turismo e politiche giovanili del Comune di Trento, dedica al centenario dalla fine del Primo conflitto mondiale. Nella Cappella Vantini di Palazzo Thun a Trento, si è tenuta l’inaugurazione, alla presenza del presidente Ugo Rossi, dell’assessore comunale alla cultura Andrea Robol, del soprintendente Franco Marzatico e del curatore Franco Nicolis.
L’esposizione, che sarà visitabile ad ingresso gratuito fino al 4 novembre, mostra i materiali messi in luce tra il 2012 e il 2017 negli interventi di recupero di resti di soldati della Grande Guerra effettuati sul ghiacciaio del Presena e alle pendici occidentali del Corno di Cavento nel Gruppo dell’Adamello. A riportarli alla luce e a restituirli alla memoria collettiva è stato il delicato lavoro di équipe multidisciplinari composte da archeologi, geologi, guide alpine, restauratori.
L’assessore Robol ha ricordato come ad accogliere questi materiali di guerra sia la Cappella Vantini, un luogo suggestivo e importante per la città, mentre il curatore Franco Nicolis l’ha voluta definire una mostra “semplice e frugale”, frutto del lavoro che l’Ufficio beni archeologici compie sulle montagne trentine.
I materiali esposti sono infatti riferibili al vestiario e alla dotazione militare di due alpini dell’esercito italiano e alle uniformi di due soldati dei reparti di artiglieria dell’esercito austro-ungarico. La presenza di elementi cartacei, deteriorati ma resi leggibili grazie alle tecniche di conservazione e di restauro messe in atto dalla Soprintendenza per i beni culturali, ha permesso di riconoscere il nome di uno dei due italiani, il soldato Rodolfo Beretta nato a Besana in Brianza il 13 maggio 1886 e deceduto per caduta di valanga l’8 novembre 1916. A Rodolfo Beretta è stato dedicato un momento di ricordo in occasione dell’adunata degli alpini (svoltasi a Trento il 13 maggio scorso, giorno del suo compleanno) alla presenza del presidente della Provincia autonoma di Trento, del sindaco del paese brianzolo, dei rappresentanti dell’ANA e del colonnello Margoni in rappresentanza di Onorcaduti. Il recupero dei resti dei caduti dei soldati viene infatti svolto in accordo e in collaborazione con il Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti e con l’Arma dei Carabinieri. Per i caduti austriaci l’istituzione di riferimento è la Schwarzes Kreuz austriaca che ha dato il patrocinio alla mostra.