Rubate tre bici in pochi minuti allo stadio Pomerio di Arco: è allarme

Tre biciclette rubate in pochi minuti al campo sportivo del Pomerio ad Arco. Non è successo di notte, ma in pieno giorno. Fra le dieci e le undici di domenica mattina 23 febbraio, durante gli incontri di calcio giovanile. Senza che nessuno dei genitori presenti, all’esterno dei campi da gioco e all’interno del bar, si accorgesse di nulla. E non è la prima volta. Nelle ultime settimane, raccontano alcuni genitori, “incavolati neri”, i “soliti ignoti” erano riusciti a rubare altre biciclette, una delle quali di grande valore, essendo elettrica. “Quello che ci preoccupa – racconta uno dei genitori – è che nessuno riesce a vedere queste persone mentre portano via le biciclette, lo fanno indisturbati”. Domenica mattina sono state rubate tre biciclette. In pochi minuti. “Ma come hanno fatto? – chiede – rubare tre bici, in un colpo solo, non è cosa facile. Eppure lo hanno fatto. Ma dove le hanno messe? Possibile che nessuno abbia visto nulla? Forse le hanno portate vie senza farsi notare e poi le hanno caricate in un furgone, magari parcheggiato poco distante, in mezzo alle altre auto”.

Il presidente dell’Unione Sportiva Arco 1895, Roberto De Laurentis, è amareggiato. “Mi hanno raccontato di questi furti proprio domenica sera a cena con amici – racconta a La Busa – purtroppo non possiamo farci molto. È gente scaltra. Non possiamo chiudere tutte le biciclette in un recinto. Oppure chiedere a tutti i ragazzi di bloccare le bici con il lucchetto al portabici. Non servirebbe molto. Potremmo invece chiedere l’intervento dell’amministrazione per dotare la struttura di un impianto di videosorveglianza”. Le telecamere potrebbero essere un buon deterrente, conferma il presidente De Laurentis: “Pensare che io, vent’anni fa, quando ero in consiglio comunale, avevo chiesto alla giunta di installare telecamere di sorveglianza proprio per evitare episodi simili. E sai cosa mi hanno risposto? Mi hanno dato del fascista, che volevo controllare le persone. Roba da matti”. Chiusa la piccola polemica, il presidente De Laurentis assicura che si metterà al più presto in contatto con l’assessorato allo sport e alle politiche giovanili. “Devono trovare una soluzione idonea”, conclude il presidente De Laurentis, mentre scrolla sul proprio smartphone il numero di cellulare dell’assessore Ioppi.
Restando sempre in tema di furti, nelle ultime ore, ad Arco, un partecipante anonimo di un canale social ha lanciato un appello ai concittadini, raccontando un episodio vissuto in diretta, sabato 22 febbraio. “Tra le 19 e le 22, in via Frumento, ladri sono entrati in azione in un appartamento al primo piano, salendo dal balcone, rivolto a sud, fronte strada – ha scritto – hanno perforato il vetro della portafinestra, aperto usando la maniglia interna. Quando sono stati all’interno, hanno agito indisturbati, perché i proprietari erano assenti (usciti di casa alle 18.30 e rientrati alle 22 circa). Hanno chiuso tutte le tapparelle, acceso le luci, messo tutto sottosopra, rubando contanti, gioielli e un orologio di valore… nonostante l’orario e il movimento che c’era sotto casa, in quel lasso di tempo, io compreso con il cane, i miei figli entrati e usciti nello stesso condominio, vicini scesi a buttare le immondizie, nessuno si è accorto di nulla…”
“Fate attenzione – conclude – consiglio di abbassare le tapparelle alle finestre o portefinestre accessibili dai poggioli, in caso di vostra assenza”.

Su tutti gli episodi appena raccontati, i carabinieri della stazione di Arco stanno svolgendo serrate indagini per risalire all’identità degli autori dei furti. Ma al momento, restano ancora ignoti.