Museo Alto Garda senza barriere, parte il progetto della Fondazione Caritro

“Museo Alto Garda senza barriere. Esperienze culturali accessibili, interattive e multilingue” è il nome del progetto che partirà a marzo 2025 per concludersi a giugno 2026 e rappresenta “il punto di partenza per lo sviluppo di progetti più strutturati e attività rivolte al pubblico con disabilità, rafforzando la collaborazioni con i soggetti che offrono loro supporto”. Il nuovo progetto sull’accessibilità del MAG è stato finanziato dalla Fondazione Caritro, nell’ambito del Bando Caritro digitale per la cultura 2024. Grazie al finanziamento ottenuto e alla co-progettazione con partner di grande esperienza nei campi della cultura, del sociale e della tecnologia – spiegano in un comunicato ufficiale -, il MAG avvierà una serie di interventi innovativi per migliorare l’accessibilità delle proprie sedi del Museo di Riva del Garda, Torre Apponale e Forte Garda attraverso strumenti digitali, percorsi tattili, audioguide, video in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e contenuti in linguaggio Easy to Read (ETR).
Partendo dall’analisi dei bisogni del MAG e dai suggerimenti indicati dai visitatori del Museo in questi anni, verrà intrapreso un percorso di co-progettazione al fine di generare buone pratiche per garantire un’esperienza culturale in linea con i nuovi indicatori della definizione di Museo di ICOM – si legge ancora – il progetto si avvale della collaborazione di importanti realtà culturali e sociali, tra cui il Museo Storico Italiano della Guerra di Rovereto, Anffas Trentino, AbilNova Cooperativa Sociale ed ENS (Ente Nazionale Sordi), nonché di partner tecnici d’eccellenza con vasta esperienza del settore Suggesto e FunnelArt.
“Le azioni previste sono molteplici e diversificate: la novità principale è costituita dalla realizzazione di un’App che permetta di fornire contenuti differenziati sulle tre sedi del Museo Alto Garda per rispondere alle differenti esigenze dei visitatori italiani e stranieri, con particolare attenzione anche a persone con disabilità fisica, sensoriale e cognitiva- spiegano ancora – Sarà la possibilità di leggere e ascoltare contenuti in italiano, inglese e tedesco delle tre sedi del MAG e delle sezioni principali. Questi contenuti saranno adattati anche per il pubblico sordo attraverso la realizzazione di video in LIS (Lingua dei Segni Italiana), per il pubblico con difficoltà cognitive (tramite la creazione di un percorso in linguaggio Easy to Read). Per ciechi e ipovedenti saranno create alcune postazioni che propongono un’interazione fisica e digitale, attraverso la possibilità di toccare oggetti originali o copie realizzate appositamente e di ascoltare audiodescrizioni degli oggetti”.
“Sempre per quanto riguarda le soluzioni digitali, inoltre, verrà potenziato il tour virtuale del Museo Alto Garda (https://www.museoaltogarda.it/it/il_museo/virtual_tour) per garantire la visita virtuale anche a persone con disabilità fisica negli spazi nei quali non è possibile superare le barriere architettoniche, come la sommità del mastio e della Torre Apponale”.
“Non meno importanti – sottolineano dal MAG – sono le attività di formazione del personale del Museo Alto Garda per migliorare l’esperienza dei visitatori con esigenze specifiche e l’organizzazione di iniziative e visite guidate rivolte sia a pubblici con differenti disabilità, sia alla comunità locale per sensibilizzare sulle tematiche dell’accessibilità e dell’inclusione”.
“Questa iniziativa – concludono – ben rappresenta l’impegno profuso dal MAG negli ultimi anni per divenire luogo accogliente per differenti categorie di pubblici. Questo significa intervenire sugli spazi museali, ma soprattutto sugli apparati informativi, sulla comunicazione e sugli strumenti di visita, adeguando contenuti e linguaggio ai diversi pubblici. In questo senso si segnala l’imminente riapertura del Museo prevista a marzo in occasione della quale sarà possibile scoprire i nuovi apparati informativi pensati per differenti categorie di pubblico (straniero, italiano, familiare, esperto)”.