Arco, il candidato sindaco del centro-destra Alessandro Amistadi: “Voltiamo pagina”
“Arco merita di tornare ad essere la “Merano” del Trentino, la città giardino che si meritano gli Archesi ora è spenta, è un po’ come la Bella Addormentata che aspetta solo il bacio dai suoi concittadini per risvegliarsi e tornare a splendere”. Il centrodestra civico autonomista – formato da SiAmo Arco, Patt, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, lista Spinelli e Civica Amistadi – sabato 25 gennaio ha presentato ufficialmente il suo candidato sindaco nella Sala delle Divinità, al primo piano di Palazzo Marchetti. È Alessandro Amistadi, medico dentista, sposato e padre di 7 figli, un passato politico nell’area di centro che faceva riferimento alla “Margherita” di Dellai, già consigliere comunale ed ex presidente Amsa. Il suo nome è stato scelto come “figura di spicco e garante dell’intera coalizione, al di fuori delle strette logiche di partito e di pregiudizio ideologico”. Amistadi ha deciso di scendere in campo, galvanizzato dalla gente e perché “non potevo più restare indifferente alle tante problematiche dei cittadini di Arco”. Amistadi assicura “impegno e costanza per voltare pagina, tutti insieme, per i cittadini e la città di Arco”, ha detto rivolgendosi alla platea: “Abbiamo a disposizione 99 giorni per voltare pagina”. “Noi siamo l’alternativa all’attuale governo e abbiamo la credibilità, siamo una coalizione moderata e garantista – ha detto – non criminalizziamo nessuno e non faremo alcuna speculazione politica”. Chiaro il riferimento alla recente inchiesta della Dda di Trento sugli intrecci fra affari e politica che ha scosso il Trentino-Alto Adige e l’Alto Garda Trentino. “Stigmatizzo invece il comportamento avuto dal Pd avuto nei confronti del sindaco Betta ed esprimo pubblicamente la mia vicinanza, come ho già fatto in privato – ha sottolineato Amistadi – senza vicinanza non può esserci comunità. Siamo solidali con lui, anche se è un avversario politico”.
“Arco ha bisogno di cambiare”, “Arco merita di più, perché vale di più”, “Arco non merita così tanta trascuratezza e degrado”, “Non dobbiamo più sentirci fratelli poveri di Riva, oggi rivendichiamo pari dignità politica per costruire insieme il futuro della zona realtà” sono stati alcuni passaggi, ad effetto, della presentazione di Amistadi. Il quale, ha sottolineato, sta vivendo una sorta di “déjà vu”: “Sono vent’anni che non faccio più politica attiva, per scelta personale, ma Arco soffre degli stessi problemi che c’erano ai miei tempi”. L’elenco è lungo: dagli anziani ai giovani, dal decoro alla vivibilità, dal sociale alla solidarietà: “Non dimentichiamo le persone in difficoltà, come quelle che sono costrette a dormire in auto perché non trovano casa”. “Dobbiamo tornare ai valori profondi del Trentino, quelli della solidarietà e dell’inclusione, per raggiungere il Bene della Comunità”. “Serve un po’ di sano egoismo – ha ribadito – il cittadino di Arco deve tornare al centro delle attenzioni dell’amministrazione, cominciamo a guardare ai cittadini, non viviamo solo di arrampicata”.
Il candidato sindaco del centrodestra civico autonomista ha quindi anticipato alcuni aspetti del programma elettorale: “Bus&Go? Bel progetto, da tenere e perfezionare”. Decoro e vivibilità: bocciatura netta e severa dell’attuale giunta, “Arco tornerà ad essere Città Giardino”. Sul tema casa e affitti, considerati “una nostra urgenza”, Amistadi parla di nuove forme di tutela per i proprietari: “Se ci sono così tanti appartamenti sfitti è perché dobbiamo mettere in atto politiche a tutela dei proprietari di alloggi”. Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile? Bocciato. “Il traffico deve essere portato fuori dal centro, giustissimo, ma l’attuale progetto deve essere rivisitato, i Pinch Point hanno creato solo disagi a tutta la comunità”. Parcheggi? “Da potenziare, sia nelle frazione, come in centro”. Sui grandi volumi dismessi Amistadi assicura: “No ai voli pindarici, ma progetti concreti”. Rispetto al passato, assicura pure maggiore attenzione alle strade urbane, alle frazioni, alla riqualificazione del centro storico, all’acquedotto malandato, al parco delle Braile “abbandonato”, all’area del campo sportivo al Pomerio “dove servono manutenzioni straordinarie, perché quelle ordinarie sono fatte dai genitori volontari”. Una battuta anche sul quadro milionario di Segantini: “La ciliegina sulla torta, per volare alto, ma il problema è che manca la torta”.
“Non sarà una sfida ideologica fra centrodestra contro centrosinistra – ha concluso quindi Amistadi – sarà una sfida civica, di buon senso e buona amministrazione. Siamo contro i personalismi, ma avremo cura della città e dei cittadini”, aprendo anche la porta agli elettori delusi dall’attuale centrosinistra. “Sono ottimista, non abbiamo paura delle critiche e degli attacchi, vuol dire che siamo nella direzione giusta, ma tutti insieme vogliamo costruire un futuro migliore per la città di Arco”.