Midollo osseo, in Trentino 1.090 nuovi donatori iscritti

Redazione22/01/20252min
donazioni midollo osseo Ambulatorio-hla-trento_imagefullwide



 

Lo scorso anno in Trentino 1.090 nuovi giovani tra i 18 e i 35 anni si sono iscritti al Registro dei donatori di midollo osseo. Nel 2023, ultimo dato disponibile comparabile, l’indice di reclutamento italiano era di 26 su 10.000, mentre in provincia era di 81 su 10.000.
L’iscrizione non implica necessariamente la donazione perché la compatibilità tra consanguinei è molto limitata, appena una su 10.000.
“Nel 2024 sono stati otto i donatori trentini effettivi”, ha precisato Alessandra Zulian, biologa del Laboratorio di tipizzazione della provincia di Trento. Dall’istituzione del registro, avvenuta nel 1992, le donazioni totali in provincia sono salite a 159. Il Laboratorio di tipizzazione del Servizio di immunoematologia e trasfusionale dell’ospedale S. Chiara di Trento ha individuato 836 nuovi potenziali donatori sul totale dei nuovi iscritti e, come dice la sezione provinciale dell’Admo, l’associazione dei donatori di midollo osseo, sono “la speranza di vita per i malati in attesa di trapianto e spesso l’ultima e unica”.
Nell’89% dei casi, la donazione viene eseguita da sangue periferico, come se fosse una donazione di sangue più lunga.
Negli altri, spesso per pazienti molto piccoli che necessitano una maggiore concentrazione di midollo osseo, si ricorre al prelievo dalle creste iliache posteriori del donatore in anestesia totale.
Nel 2024 l’Admo provinciale ha devoluto la cifra record di 155mila Euro. “La sola campagna natalizia “Un Panettone per la Vita” – ha detto il presidente Alberto Zampiccoli – ha fatto registrare 97mila Euro di margine, oltre 17mila in più rispetto al 2023″. Con i fondi raccolti sono state finanziate con più di 35mila Euro le attività del Servizio di immunoematologia e trasfusionale dell’Ospedale S. Chiara e le prestazioni del medico in pensione Paolo Gottardi. L’Admo ha anche sostenuto la Sezione di ematologia e il centro trapianti di midollo osseo del policlinico G.B. Rossi di Verona e il Reparto ematologia dell’ospedale di Bolzano e finanziato la Fondazione Città della Speranza di Padova.

( ANSA)