Minacce al sindaco Betta, Campobase Arco condanna il gesto
Il direttivo arcense di Campobase Trentino esprime solidarietà al sindaco Betta e all’assessore alla cultura Guido Trebo, attaccati da un volantino anonimo di propaganda affisso in via Bruno Galas, per le parole dette durante la sua commemorazione pubblica, come anticipato da La Busa (leggi).
“L’antifascismo è un valore irrinunciabile della nostra Repubblica e della nostra convivenza sociale, e l’amministrazione del Sindaco Alessandro Betta lo ha sempre ribadito e difeso – scrive il direttivo di Campobase Arco – È quindi inaccettabile, nel merito e nella forma, l’accusa di stare “ritto come un soldatino di Mussolini” che viene rivolta a lui e all’assessore alla Cultura, Guido Trebo, riportata da un volantino anonimo di propaganda che interpreta in modo forzato le parole pronunciate alla cerimonia in ricordo di Bruno Galas”.
“Questo modo di diffamare e sostanzialmente minacciare in modo anonimo le persone che servono la comunità, dispiace e certo preoccupa: da parte di Campobase Arco quindi vogliamo manifestare totale solidarietà al Sindaco Betta e all’Assessore Trebo – si legge ancora nel comunicato stampa – Gli estensori del volantino forse interpretano come apologia del Fascismo la pacifica cerimonia del 3 gennaio, che vuole invece fare memoria di un ragazzo di Arco che si fece disgraziatamente coinvolgere, come tanti altri, a combattere per un triste regime che la storia ha bocciato. Ma questa cerimonia non ha mai voluto esaltare la scelta di combattere una guerra sbagliata, anzi, ha sempre voluto fare memoria della vicenda storica di un tempo e una stagione tragica, che ha chiesto, prima con la propaganda e poi con la dichiarazione di guerra, il sacrificio di una buona parte di quella giovane generazione”.