Inchiesta Benko: preoccupazione anche a Bergamo per “OrtiNuovi”

Nicola Filippi23/12/20243min
orti nuovi bergamo



 

La maxi-inchiesta “Romeo” della Dda della Procura di Trento, che ha portato alla luce un (presunto) intreccio fra affari e politica in Trentino-Alto Adige, ancora nella sua fase istruttoria, ha avuto riflessi anche nella città di Bergamo. La notizia del mandato di arresto del magnate austriaco René Benko e gli arresti domiciliari dell’immobiliarista-commercialista Heinz Peter Hager e dell’imprenditore arcense Paolo Signoretti si è diffusa anche nelle Alpi Orobiche, creando non poche preoccupazioni sul mercato immobiliare del superlusso. Il motivo è presto spiegato.
Hager e Signoretti sono presidente e amministratore delegato della società Supernova, nata nel 2019 e specializzata in rigenerazione urbana. A Bergamo, Supernova sta ristrutturando il complesso storico delle ex Canossiane per realizzare “OrtiNuovi”, 62 appartamenti superlusso con giardini privati. “Il cantiere avanza nel pieno rispetto dei tempi previsti – si legge sul sito ufficiale della società immobiliare – Dopo oltre 20 anni di stato di abbandono, i lavori in corso porteranno alla rinascita del complesso ex Canossiane attraverso il recupero e la rigenerazione del patrimonio storico immobiliare per accogliere appartamenti di pregio, da bilocali a pentalocali, dando vita a Orti Nuovi”. Un’operazione da 30 milioni di Euro, con la cessione al Comune di Bergamo degli Orti di San Tomaso, circa 13mila metri quadri. Termine del cantiere, fine 2026. Massimo Vitali, presidente della Vitali Spa che sta realizzando la riqualificazione “OrtiNuovi”, intervistato dal Corriere della Sera, ha voluto subito rassicurare tutti gli acquirenti. “Non appena avuta notizia di quanto stava accadendo, ci siamo attivati per chiedere proprio a Supernova ragguagli – spiega il presidente di Vitali Spa, Massimo Vitali – Abbiamo inviato una lettera alla quale la proprietà ha risposto dandoci rassicurazioni che ci hanno tranquillizzato. Anche perché il vertice societario è stato cambiato”.
Spostandoci invece sul territorio altogardesano, la riqualificazione dell’area ex Cattoi a Riva e la rigenerazione dell’Hotel Arco a Mogno sono ancora nel limbo, strettamente legate all’approvazione da parte della Giunta provinciale della Variante 13-bis di Riva e alla Variante 18 del Comune di Arco.