Idea di Onda per la Ciclovia: “Da Riva a Limone una nuova galleria a doppia corsia”
Una nuova galleria, a doppia corsia, dedicata alla nuova Ciclovia del Garda, per assicurare maggiore sicurezza e per aggirare il tratto più impegnativo dei vecchi tunnel della Gardesana Occidentale, nel tratto fra Limone e Riva del Garda. È questa la proposta lanciata dal gruppo Onda Alto Garda e Ledro nel documento firmato da Stefano Santorum, Letizia Vicari e Johnny Perugini.
“La consegna in appalto dei due nuovi tratti di lavori della ciclabile che da Limone salirà verso il Trentino (15 milioni per 1 Km e 300 metri) sembra segnare un punto di non ritorno: si procederà con opere esterne sulle falesie e con ampliamenti di gallerie, con costi di circa 20 milioni a km – scrivono – Diamo atto che le modifiche introdotte costituiscano parziale mitigazione almeno dal punto di vista paesaggistico. Resta invece invariato il rischio dal punto di vista della sicurezza. La giunta Fugatti e l’Amministrazione rivana si accollano una forte responsabilità: non potranno invocare scuse a fronte di ‘incidenti’ prevedibili e fortemente segnalati”.
“La viabilità sulla Gardesana occidentale, in particolare nei tratti Gargnano-Tignale e Limone-Riva del Garda, sono un collo di bottiglia che mette a dura prova la sicurezza e la fluidità del traffico. I tunnel esistenti, risalenti agli anni 30, sono troppo stretti e bassi per gli standard odierni, rendendo difficoltoso il passaggio sia per i residenti che per gli autobus turistici e aumentando il rischio di incidenti – illustrano – Mentre la Lombardia ha già avviato un progetto per una nuova galleria, il Trentino sembra bloccato su una soluzione che non risolve né il problema del collegamento automobilistico, né quello della sicurezza della ciclabile”.
Per il gruppo Onda “visto l’espandersi dei costi, andrebbero almeno valutate soluzioni diverse, come la realizzazione di una nuova galleria a doppia corsia per aggirare il tratto più impegnativo dei vecchi tunnel – spiegano – Questa soluzione avrebbe il pregio non solo di adeguare stabilmente il percorso automobilistico della Gardesana, ma renderebbe anche subito utilizzabile l’attuale Gardesana per pedoni e ciclisti, un piccolo segmento di ‘ciclovia’ sicura, a impatto paesaggistico zero e a costi comparabili. Oltre tutto offrirebbe sullo stesso piatto il superamento degli scogli della Casa della trota e dell’hotel Pier. Con notevoli risparmi e maggiore sicurezza”.
Il gruppo Onda infine prende in esame il tratto orientale della Ciclovia del Garda, da Torbole a Malcesine, “con versanti meno ripidi ma altrettanto pericolosi e soggetti a frane – scrivono – Se finora il centrodestra trentino ha scaricato sulle Amministrazioni precedenti la responsabilità delle scelte (dimostrando però ben poco ascolto del territorio e ancor minor propensione a cambiar strada), d’ora in poi non potrà più accampare scuse: la responsabilità sarà totalmente sua. Ci auguriamo che si apra un percorso partecipativo, con scelte prese in accordo con tutto il territorio, in connessione lungimirante con il quadro complessivo della viabilità e realizzato secondo ordini rigorosi di priorità”.