La Cittadella dell’Accoglienza di Riva è un “gioiellino”: si apre ai primi ospiti

Nicola Filippi18/11/20246min
20241115_APSP RIVA CASA ANZIANI NUOVA (1)
20241115_APSP RIVA NUOVA (23)
20241115_APSP RIVA NUOVA (22)
20241115_APSP RIVA NUOVA (21)
20241115_APSP RIVA NUOVA (20)
20241115_APSP RIVA NUOVA (19)
20241115_APSP RIVA NUOVA (18)
20241115_APSP RIVA NUOVA (17)
20241115_APSP RIVA NUOVA (16)
20241115_APSP RIVA NUOVA (15)
20241115_APSP RIVA NUOVA (14)
20241115_APSP RIVA NUOVA (13)
20241115_APSP RIVA NUOVA (12)
20241115_APSP RIVA NUOVA (11)
20241115_APSP RIVA NUOVA (10)
20241115_APSP RIVA NUOVA (9)
20241115_APSP RIVA NUOVA (8)
20241115_APSP RIVA NUOVA (7)
20241115_APSP RIVA NUOVA (6)
20241115_APSP RIVA NUOVA (5)
20241115_APSP RIVA NUOVA (4)
20241115_APSP RIVA NUOVA (3)
20241115_APSP RIVA NUOVA (1)
20241115_APSP RIVA CASA ANZIANI NUOVA (3)
20241115_APSP RIVA CASA ANZIANI NUOVA (2)



 

Dallo schizzo di studio di “Cino Zucchi architetti”, progetto vincitore assieme a Europroject della riqualificazione dell’ex Ospedale Civile di Riva del Garda, oggi si resta ammirati di fronte alla realtà della nuovissima “Cittadella dell’Accoglienza”, moderno concetto di Residenza Sanitaria Assistenziale per anziani, costruita accanto all’edificio storico. “Un gioiellino” la definisce il presidente dell’Apsp “Città di Riva”, Franco Benuzzi. E come dargli torto. Partiamo dal verde: lo sguardo si perde sul tantissimo verde degli ampi spazi esterni. Legno, tantissime doghe in pregiato legno sulla facciata esterna e sulla spaziosa terrazza esterna che abbraccia l’intero edificio. All’interno, i criteri ispiratori del progetto hanno portato alla realizzazione di camere singole e doppie di grandi dimensioni, luminose e dotate di tutti i comfort. Un felice matrimonio di bioedilizia e efficienza energetica.
Ebbene, lunedì 18 novembre la “Cittadella” prenderà vita, accogliendo i primi 60 ospiti, 20 per nucleo: “Girasoli” al pianterreno per i pazienti affetti da demenze gravi, “Tulipano” e “Iris” al primo piano. Nella nuova struttura da lunedì si trasferisce anche il nuovo centro diurno esterno. Costo totale dell’intera opera, 13 milioni di euro, compresi gli arredi, “partorita” da un progetto elaborato da un gruppo di lavoro coordinato dal Comune di Riva del Garda e composto dalla Provincia, dall’Apsp Città di Riva e dalla Comunità di Valle.
Dagli attuali 87 ospiti (86 convenzionati e 1 libero), lo scorso giugno, la Provincia (su proposta dell’assessore alla salute Mario Tonina) ha dato il via libera al nuovo assetto, concedendo altri 13 nuovi posti letto per la Rsa, di cui 8 convenzionati e 5 sul libero mercato, portando a 100 il numero complessivo degli ospiti.
“La settimana prossima trasferiamo il Centro diurno, nell’immensa hall all’ingresso, ospiterà le persone che non sono residenti in casa di riposo, ma vengono prelevate la mattina da casa e possono decidere se trascorrere mezza o un’intera giornata nella “Cittadella” – illustra a La Busa il presidente Benuzzi – sono una ventina di persone, dotate di discreta autosufficienza che la sera vengono riportate a casa con il nostro servizio di trasporto interno”.
Sempre al piano terra, dietro una porta automatica, si apre il nuovo nucleo demenze, “dove ci sono le persone che hanno problemi di demenza e disturbi del comportamento, ma ancora dotate di mobilità”, precisa il direttore Davide Preti. “Avranno la possibilità di muoversi in autonomia, nella zona giorno – spiegano Benuzzi e Preti – la zona notte invece è stata studiata con un corridoio circolare, che garantisce sicurezza per i nostri ospiti”. “Sui cento ospiti totali – illustra il presidente Benuzzi – abbiamo 20 ospiti di nucleo demenze. Tutti sono rimborsati – precisa ancora – 15 come demenze, 5 no. Dal primo novembre, sui 100 posti letto 94 saranno contrattualizzati con la Provincia, 6 invece saranno sul libero mercato”.
Dal primo di gennaio 2025 saranno trasferiti anche tutti gli altri ospiti presenti nell’edificio storico della casa di riposo. “Per quell’epoca saranno anche assunti 11 nuovi Oss per assistere tutte le persone”, conferma il presidente Benuzzi.
Insomma, l’ex casa di riposo di Riva avrà due edifici dedicati agli anziani. “Spalmeremo e bilanceremo le gravità degli ospiti sulle due strutture, per mantenere i carichi di lavoro omogenei – spiega ancora Benuzzi – Nell’edificio storico, aumenteranno gli spazi disponibili per gli ospiti nelle stanze, dagli attuali tre ospiti si passerà a due ospiti per stanza, favorendo il comfort e la sicurezza”.
In futuro, il corpo storico sarà oggetto di profonda ristrutturazione. “A gennaio dobbiamo presentare il progetto preliminare in Provincia – illustra il direttore Preti – per partecipare al bando di finanziamento”.
Oggi, all’Apsp “Città di Riva”, lavorano circa 125 persone, compresi i servizi generali, come cucina, lavanderia, manutenzione e altro. “Tutti i dipendenti hanno parcheggi coperti nel piano interrato, mentre prima erano costretti a parcheggiare negli spazi della Comunità di valle”, concludono il presidente Benuzzi e il direttore Preti.
“Il progetto di un modello innovativo di RSA è determinato dalla realizzazione di un ambiente terapeutico, dove accanto all’efficienza di una struttura che necessariamente porta verso una organizzazione di tipo sanitario e ospedaliero, c’è l’esigenza di realizzare un ambiente umano, accogliente e stimolante per il degente anziano. È questo l’obiettivo che abbiamo cercato di perseguire con questo progetto”. Così scrivevano i progettisti nella loro presentazione della “Cittadella dell’Accoglienza”. Oggi, guardando l’opera finita, non si può che restare affascinati. E apprezzare nel contempo la lungimiranza di un’amministrazione pubblica che ha voluto dare una risposta concreta a quella che oggi si definisce “emergenza sociale”, ovvero l’invecchiamento della popolazione, fenomeno in forte crescita sia in Trentino quanto nella nostra amata Italia.

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche