Mancato acquisto “Porta del Cuore”, le Opposizioni di Arco sollecitano un Consiglio ad hoc
Non si placano le polemiche e l’interesse della città per il mancato acquisto da parte dell’amministrazione comunale del Residence “La Porta del Cuore”, a due passi dalla Fondazione comunità di Arco. Dopo mesi di trattative, incontri fra giunta Betta, presidente della Fondazione e proprietà dello stabile in via Strappazocche, ormai mancava veramente un niente per l’acquisizione, tanto che era stato anche intavolato un incontro con l’assessore provinciale alla sanità, Mario Tonina. Al momento di firmare i documenti, la vendita è sfumata. Il privato ha preferito vendere l’immobile all’imprenditore rivano del settore alberghiero Marco Wachtler. L’amarezza del mancato accordo è stata raccontata a La Busa dal presidente della Fondazione Comunità di Arco, Paolo Mattei. Ora dai tavoli delle opposizioni parte la richiesta di un consiglio comunale straordinario, proprio sul delicato tema della mancata acquisizione.
Il 29 ottobre, tutti i consiglieri delle opposizioni (Oscar Pallaoro, Ferruccio Morandi, Arianna Fiorio, Stefano Bresciani, Chiara Parisi, Stefano Tamburini e Nicola Tamburini) hanno inviato al presidente del Consiglio Comunale di Arco, Flavio Tamburini, la richiesta, ai sensi dell’articolo 28 del Regolamento del Consiglio Comunale.
“Viste le dichiarazioni del vicesindaco Zampiccoli – si legge nel documento – il quale ha dichiarato che intende illustrare al Consiglio comunale la posizione dell’amministrazione comunale, considerato che siamo in attesa, come ogni anno, dell’inserimento nell’ordine del giorno del consiglio della relazione del Presidente della Fondazione Comunità di Arco in merito all’operato dal Consiglio di Amministrazione”, i consiglieri delle opposizioni chiedono di convocare, nel più breve tempo possibile, una seduta straordinaria. Per conoscere “la relazione dell’Amministrazione comunale e del Presidente della Fondazione Comunità di Arco in merito al mancato acquisto del residence”. Oltre a questo, i sette consiglieri sollecitano la giunta Betta a informare la cittadinanza sugli “obiettivi e gli intendimenti per valutare percorsi alternativi che consentano alla Fondazione di acquisire gli spazi necessari allo sviluppo della propria attività”.