Accordo per demolire l’ex Calvario, Cosmi: “Siamo solo all’inizio, l’iter è lungo”

Nicola Filippi19/10/20243min
VIA CALVARIO COSTRUZIONE COSMI ARCO (2)
VIA CALVARIO COSTRUZIONE COSMI ARCO (1)
EX CALVARIO ARCO LAGHEL



 

Primo passo importante per riqualificare l’area dell’ex Calvario. Nell’ultima seduta, infatti, la giunta Betta ha approvato lo schema di accordo urbanistico per demolire l’edificio fatiscente, alle porte di Laghel, proprietà della ditta Cosmi Costruzioni Srl. Se il privato accetterà e firmerà il documento, a cascata andrà a completarsi la Variante 18 e il contenzioso, durato ben quattro anni, per quella delicatissima zona ai piedi del Castello di Arco.
“Al momento c’è solo l’approvazione della giunta di Arco, ma il percorso è ancora tutto da fare”, commenta Roberto Miorelli, legale rappresentante della Cosmi Costruzioni Srl. “Passerà ancora molto tempo, sicuramente più di un anno, prima di vedere qualcosa. Siamo all’inizio di un percorso, che sarà lungo, come succede sempre per ogni accordo urbanistico. Non capisco tutto questo fervore, ma d’altronde siamo alle porte di una scadenza politica importante”.
Il nuovo accordo prevede che il privato si accollerà la demolizione e la riqualificazione dell’area dell’ex Calvario, mentre in via Venezia potrà realizzare un nuovo edificio per un totale di 1.400 metri utili calpestabili, 200 metri quadri in più rispetto ai volumi presenti all’ex Calvario, 550 in meno rispetto allo schema approvato in precedenza. In via Venezia 200 metri quadri saranno destinati a residenza primaria, il resto invece sarà per residenza ordinaria, per aumentare l’offerta abitativa in città, vera emergenza e piaga nell’intero Alto Garda e Ledro.
Nella bozza di accordo, è prevista anche la realizzazione di un nuovo marciapiede, in continuità con quello già esistente. Cosmi Costruzioni realizzerà opere per 350 mila euro, cedendo l’area interessata alla demolizione a titolo gratuito al Comune, che però non potrà destinare a parcheggio, come richiesto dai residenti del Rione Stranfora, per il costo eccessivo di messa in sicurezza della parete rocciosa sovrastante l’area dell’ex Calvario, spiegano dal Municipio.
Prima dell’approvazione del nuovo schema di accordo la giunta Betta ha dovuto revocare la precedente delibera e predisporre la nuova bozza, in tempo utile prima dell’inizio del “semestre bianco” (4 novembre 2024) che porta alle prossime elezioni comunali (4 maggio 2025).
Dopo la firma dell’accordo da parte del privato, la prima adozione prevede una serie di passaggi tecnici. Da prassi. La pratica passerà in commissione urbanistica (21 ottobre), quindi sui tavoli del consiglio comunale, già convocato per la settimana successiva. Dopo il voto del consiglio, la documentazione sarà inviata in Provincia, per la seconda adozione. Solo al termine del lungo iter amministrativo, gli operai della ditta Cosmi Costruzioni Srl potranno aprire il cantiere per la demolizione dell’ex Calvario. Ma di acqua ne dovrà ancora passare ancora molta sotto il ponte di Arco. Almeno per un altro anno, anno e mezzo, garantisce l’imprenditore Roberto Miorelli.

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