Mercatino Natalizio di Arco, 32 giorni di eventi

Nicola Filippi04/10/20244min
mercatino natale arco thumbnail (4)



 

La genesi del Mercatino di Natale di Arco aveva un solo e unico obiettivo. Portare benefici alle numerose attività economiche del centro storico, l’unico vero “centro commerciale diffuso”. Con il tempo l’iniziativa pensata da Assocentro (all’epoca il presidente era “il visionario” Bruno Lunelli, oggi Mattia Detoni) ha preso piede ed è diventata un volano insostituibile per attrarre migliaia di turisti, da ogni parte d’Italia e dall’estero, per tutti i 32 giorni di apertura delle casette installate intorno alla Collegiata e in piazzale Segantini. I quali creano un indotto importante anche nelle strutture alberghiere, nei ristoranti e nei locali pubblici. “Quando parte, il Mercatino crea vita nella nostra comunità”, ha spiegato Gianni Angelini, “factotum” di Assocentro. “Ma non è un evento scontato”, ha sottolineato l’assessore alle attività economiche, Gabriele Andreasi, alla conferenza stampa di oggi – 4 ottobre -, convocata in Municipio dal sindaco Betta, dall’assessore Ioppi e dai vertici di Assocentro.
“I mercatini di Natale sono qualcosa di fondamentale per Arco e Assocentro in questi anni li hanno portati avanti con serietà, e lungimiranza all’epoca quando li hanno avviati – ha illustrato l’assessore Andreasi – Ci tenevamo che continuasse questo percorso. È stato travagliato, ma in tutta questa vicenda non si è dato nulla per scontato. Non deve passare il concetto che questa manifestazione c’è a prescindere. La cittadinanza deve ringraziare Assocentro e l’amministrazione che dà supporto con gli uffici per poterli realizzare”.
Il sindaco Betta e l’assessore Ioppi si sono soffermati sulla “doccia fredda” dopo il primo bando deserto, sui mesi di difficoltà per trovare la quadra a tutti i vincoli burocratici e normativi per creare il secondo bando, ringraziando infine Assocentro per aver dato disponibilità a dare continuità al Mercatino di Natale alle stesse condizioni del primo bando.
Il presidente di Assocentro, Mattia Detoni, ringraziando per la stima ricevuta, ha illustrato le difficoltà che vive il Consorzio, “oggi diventato impresa che paga tasse e Iva, come un’attività commerciale”, che realizza eventi su 365 giorni all’anno, “siamo una realtà para-pubblica che aiuta altre associazioni nella costruzione di eventi, ciò ci espone a rischi sempre maggiori, in particolare alla rendicontazione che necessita di precisione e professionalità”. “Ci siamo fatti carico di questo impegno solo per un anno – ha spiegato quindi il presidente Detoni – Quello di Arco è uno dei mercatini più antichi e più belli del Trentino e dopo la doccia fredda del primo bando deserto abbiamo avuto interlocuzioni importanti per far capire le esigenze del Consorzio. Ci hanno ascoltato e compreso. E siamo contenti. All’amministrazione di Arco abbiamo richiesto alcune modifiche, ma purtroppo non sono state accettate. Per senso di responsabilità, vedendo che a settembre c’era il rischio di non fare i mercatini, abbiamo accettato questa conclusione”.
Per l’edizione 2024, la numero 29, il presidente Detoni e il factotum Angelini non preannunciano sorprese clamorose, ma sarà comunque assicurato l’”effetto Wow”. Apertura il 15 novembre, sabato 7 dicembre fuochi d’artificio, 7 gennaio chiusura delle 40 casette (di cui 12 dedicate al food&beverage).

La Busa Vorremmo mostrarti le notifiche per restare aggiornato sulle ultime notizie.
Rifiuta
Consenti notifiche