Mauro Ottobre attacca: “La Provincia concluda l’Ospedale, Villa Angerer diventi Università Euregio”
“Ringrazio la vicepresidente della giunta provinciale Francesca Gerosa per la sua visita ad Arco, ma l’amministrazione comunale di Arco ha perso la bussola. Invece che pensare di creare all’ex Sanaclero il museo di Segantini e Caproni, l’amministrazione di Arco deve convincere la Provincia a finanziare il terzo lotto dei lavori all’ospedale di Arco”. Mauro Ottobre, ex deputato ed ex presidente del consiglio comunale di Arco, al lavoro per costruire un polo alternativo al centrosinistra e al centrodestra autonomista in vista delle prossime elezioni comunali, attacca l’attuale giunta Betta dopo aver letto su La Busa che la stessa ha investito 3 milioni di euro per acquistare un quadro di Segantini e sponsorizzare l’idea della Provincia per realizzare a Villa Angerer un museo dedicato al pittore arcense, al pioniere dell’aviazione Gianni Caproni e al pittore Luigi Bonazza.
“Se la Provincia deve intervenire ad Arco, per cortesia, bisogna ricordarsi che ci sono altre priorità – spiega l’ex deputato arcense – Volevo ricordare ai più che la giunta Rossi ci ha tolto il finanziamento per concludere l’ospedale di Arco. Forse, la maggior parte dell’attuale giunta comunale non lo ricorda. Ma il nostro ospedale è un’opera incompleta. La Provincia deve ancora dare il via al terzo lotto dei lavori, che prevede la demolizione del vecchio, l’ampliamento del pronto soccorso, una nuova palazzina servizi e soprattutto la camera mortuaria, che da oltre 15 anni si trova dentro una struttura prefabbricata. All’epoca, la giunta Rossi decise di dirottare il finanziamento di Arco per ampliare l’ospedale di Mezzolombardo”.
L’ex deputato Ottobre inoltre non digerisce l’acquisizione del nuovo quadro di Segantini. Le priorità sono ben altre, afferma. E pone alcuni interrogativi: “Dicono che il quadro vale sei milioni di Euro. Dove lo metti? Hanno pensato alla sicurezza? L’assicurazione che dice? C’è sufficiente vigilanza? E telecamere? Se pensano di collocarlo all’interno di Palazzo Panni io credo che l’edificio non è adeguato agli standard di sicurezza per un bene così prezioso”.
“L’amministrazione attuale deve pensare alle esigenze primarie della cittadinanza, non inseguire sogni – attacca ancora Ottobre – L’ospedale di Arco deve essere assolutamente terminato. Per una visione di sviluppo della città di Arco bisogna spostare tutti i servizi sanitari che sono all’interno dell’edificio delle Palme e spostarli nella struttura di via Capitelli, in tutte le parti che sono ancora vuote”.
“Il grande complesso delle Palme deve tornare interamente di proprietà comunale e alla sua vocazione di un tempo: al piano terra negozi e ai piani superiori ricettività alberghiera che potrebbero essere gestite serenamente da Amsa Srl, la partecipata del Comune di Arco, che già oggi gestisce strutture a vocazione turistica, come i campeggi di Prabi e di Linfano”.
L’ex deputato Ottobre ribadisce la sua idea di sviluppo della città di Arco, già illustrata a La Busa: “L’area dell’ex macello deve diventare la nuova “Casa Caproni”, grazie alla finanza di progetto fra pubblico e privato, mentre il museo dedicato a Segantini deve essere costruito all’ex Quisisana”. “Villa Angerer, edifico asburgico attorniato da un bellissimo parco botanico, deve diventare la sede per la prima Università dedicata all’Euregio. Ne ho parlato anche con l’europarlamentare Herbert Dorfmann (SVP) e mi ha detto che è un’idea vincente. Arco sarebbe la location perfetta. Altrimenti ci “ruba” l’idea la città di Bolzano. Quindi, io dico sì all’ex Sanaclero, sì all’intervento della Provincia, ma la stessa lo faccia diventare il primo Centro Studi dell’Euregio per ragazzi trentini, bolzanini e nord tirolesi, per studiare e sviluppare ricerca su temi transfrontalieri”.
“Alla vicepresidente della Pat Gerosa, che ringrazio ancora per il suo interessamento – conclude Mauro Ottobre – dico infine di aspettare l’esito delle elezioni di primavera, prima di decidere il futuro dell’ex Sanaclero di Vigne”.