Emergenza abitativa: è allarme rosso anche a Malcesine, cartelli per i turisti

Nicola Filippi10/09/20242min
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Emergenza abitativa e iperturismo: questa dicotomia, come un virus silente e pericoloso, si sta diffondendo lungo tutto il lago di Garda. Nel nostro caso, però, non occorre fare tanti chilometri. Basta imboccare la Gardesana Orientale e arrivare a Malcesine. Passeggiando lungo le affollate vie del centro storico, sotto il magnifico Castello Scaligero, ti accorgi che è una problematica molto sentita anche sulla sponda veneta del Benaco. Nelle vetrine dei  negozi ti imbatti in cartelli, tradotti in tre lingue straniere, che portano alla luce e denunciano proprio il problema casa per le famiglie comuni. Una problematica ormai endemica, che andrebbe contrastata con una strategia comune delle tre regioni che sono bagnate dal lago di Garda. Purtroppo, infatti, è diventata un’emergenza quasi strutturale nelle nostre località a trazione turistica.
“MalcesinEmergenzAbitativa nasce con l’intento di mettere in luce le problematiche sull’abitare e sull’overtourism che stiamo vivendo – spiegano dall’organizzazione no profit – al momento gli affitti residenziali siamo pari a zero, mentre gli affitti turistici continuano a crescere”.
“Ogni appartamento destinato ai turisti viene tolto ai residenti – sottolineano ancora dalla Onlus – ciò sta portando il paese a perdere la propria identità e il senso di comunità”.
“Il Governo e le Amministrazioni sono inerti di fronte alla problematica”, ribadiscono.
“Come cittadini aiutateci a dare sempre più risalto al problema, denunciando le situazioni di crisi abitativa che vi trovate a vivere”.
L’Organizzazione no profit non chiede aiuto solo alle stanze del potere, ma vuole sensibilizzare anche l’utente finale di questa economia: il turista stesso.
“Aiutateci a non alimentare questo mercato – hanno scritto sulle locandine – Prediligete l’affitto verso strutture nate e realizzate per fini turistici evitando, se possibile, di favorire un mercato che, non solo non è tassato e regolamentato come le strutture ricettive destinate all’ospitalità, ma opera un impoverimento al paese che state visitando”.

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