Più borse di studio e più aiuti alle famiglie per gli studi post-diploma

Dal prossimo anno accademico 2018/2019 ci saranno più borse di studio per la frequenza dell’università, perché aumenta il numero degli studenti che possono averne diritto. La Giunta provinciale ha infatti condiviso con Università degli Studi di Trento e Opera Universitaria l’innalzamento della soglia di condizione economica per accedere alle borse di studio al limite massimo previsto dai livelli essenziali delle prestazioni (LEP) 23.000 ISEE. A questa opportunità si aggiunge la misura pensata per le famiglie trentine che si trovano sopra questa soglia, per favorire e incentivare la prosecuzioni degli studi dei giovani trentini dopo il diploma superiore. Se la famiglia risparmia una cifra (tra i 3.000 e i 6.000 euro) negli anni delle scuole superiori, quando lo studente si iscriverà all’università, sia in Trentino che altrove in Italia o all’estero, potrà avere un aiuto pubblico provinciale fino al doppio di quanto risparmiato. Tale contributo riguarderà da oggi i nuclei famigliari che hanno una condizione economica compresa tra 23.000 e 32.000 ISEE. L’ampliamento di tale forchetta e l’innalzamento del tetto massimo dal 29.000 dello scorso anno a 32.000 di oggi è stato deciso in conseguenza proprio dell’aumento delle borse di studio. Le due novità sono state esposte dall’assessora Sara Ferrari, il rettore Paolo Collini, il direttore dell’Opera universitaria Paolo Fontana e il presidente del Consiglio degli studenti Federico Crotti.
Gli studenti immatricolati ed iscritti ad un percorso di studi presso l’’Università degli studi di Trento o gli altri Istituti di grado universitario del territorio provinciale per l’anno accademico 2018/2019 avranno la possibilità di chiedere ad Opera Universitaria di Trento la borsa per il diritto allo studio universitario se in possesso di un ISEE (Indicatore della Situazione economica Equivalente) compreso tra 0 e 23.000 euro ed un ISPE (Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente) fino a 50.000 euro.
Rispetto allo scorso anno la soglia di accesso alle borse è stata spostata da 21.500 a 23.000 euro dando così la possibilità ad un maggior numero di studenti di poter accedere ai servizi del diritto allo studio universitario. Non è stata invece ritoccata la soglia dell’ISPE che rimane fissata a 50.000 euro.