Nuovo Circolo Vela Arco, Bresciani (Patt): “Non rispettato il Piano Nunes”
Ancora benzina sulle polemiche legate alla costruzione del nuovo “ecomostro” a Linfano di Arco, il capannone in calcestruzzo destinato a diventare la nuova sede del Circolo Vela Arco. La genesi dell’acceso dibattito estivo porta la firma del consigliere d’opposizione Stefano Bresciani (Patt). Il quale oggi, 5 settembre, rintuzza la giunta di centrosinistra, guidata da Alessandro Betta, con una nuova interrogazione: “Circolo Vela e Piano Nunes Linfano”. Ecco il testo.
“Nel gennaio 2023 fu presentato il Consiglio Comunale un corposo documento redatto dall’architetto portoghese Joao Nunes atto a definire come si dovrebbe intervenire per riqualificare la fascia lago arcense in zona Linfano e Lido di Arco. Il progetto, costato 34mila euro, si compone di 36 pagine che si focalizzano su sei obiettivi e nove precisi interventi. Vi si legge: “Le aree fronte lago dovranno essere ad utilizzo collettivo, un parco insomma, migliorandone l’attraversamento, la percorrenza e l’accesso, in particolare alla mobilità”. Inoltre: “La logistica del Circolo vela Arco va riqualificata nel suo intero complesso; questo è fondamentale…”
Il documento dell’architetto Nunes, spiega il consigliere autonomista arcense, “prevede una visione uniforme e complessiva di sviluppo delle aree – scrive ancora Bresciani – coinvolgendo alcune proprietà private, ma più che altro quelle pubbliche di Amsa e Comune; ragion per cui prima di ogni intervento parrebbe indispensabile il parere e la condivisione di ogni soggetto coinvolto”.
Il consigliere Bresciani interroga quindi Sindaco e Giunta “per sapere se prima dell’approvazione del progetto del nuovo Centro Valico in Giunta Comunale – scrive – si sia fatto un confronto di compatibilità con il progetto di indirizzo dello Studio Proap di Andrea Menegotto e se sia stato chiesto il parere all’architetto Nunes in merito al nuovo sviluppo dell’area per il Circolo Vela”.
“Se “sì” – conclude il consigliere d’opposizione Stefano Bresciani – chiedo gli estremi delle domande e delle risposte, se “no” chiedo le ragioni perché ciò non sia stato fatto”.