Vendita Castel Madruzzo, il tardivo interesse di Comuni e Comunità della Valle dei Laghi

Mariano Bosetti31/07/20243min
Foto Castel Madruzzo



 

La levata di scudi di questi giorni da parte di Comuni e Comunità della Valle dei Laghi per l’esercizio del diritto di prelazione per l’acquisto di Castello di Madruzzo da parte degli enti pubblici interessati, Provincia di Trento e Comune di Madruzzo, dopo anni di silenzi e disinteresse, pare ai più tardiva nelle motivazioni e ancora piuttosto fumosa per quanto riguarda una chiara destinazione d’uso pubblico.
L’ultimo tentativo risale al 2008 da parte della PAT (assessora Cogo) e degli allora sindaci di Calavino e Lasino, che avevano dichiarato la disponibilità all’acquisto per una cifra di 4 milioni e mezzo di Euro.
Sembra ormai difficile, però, bloccare il contratto di compravendita fra gli attuali proprietari, gli eredi Montagna, e la società “Trentini Latini S.r.L.” con sede legale in Venezia, per l’importo dichiarato di 4 milioni e 400 mila Euro.
In effetti questo tentativo di bloccare l’operazione di acquisto rivolto alla PAT, perché faccia valere il diritto di prelazione e trovi i fondi necessari, sarebbe quello di fermare una possibile trasformazione del maniero in una struttura ricettiva di lusso.
Forse era il caso di svegliarsi per tempo, a fronte anche delle numerose boutade di fantomatici magnati russi ed emiri arabi interessati all’acquisto, come si è fatto in Valle di Non col recupero di alcuni castelli a favore della collettività e, soprattutto, con una convinta volontà politica e chiarezza di obiettivi.
Primo fra tutti salvare la parte medievale della struttura con le due torri che stanno crollando, mettendo in pratica quanto scritto nella interessante Tesi di laurea dell’architetto Alberto Chistè (2015) per la realizzazione di un centro culturale polivalente.
Tra l’altro sembra cozzare contro la recente levata di scudi la decisione del sindaco di Madruzzo Bortoli, che ha inserito nella variante al PRG di Madruzzo in arrivo in consiglio comunale il cambio di destinazione d’uso, richiesta dei proprietari,da residenza privata ad attività economica turistico ricettiva.
Staremo a vedere a breve che effetto sortirà questa sollecitazione, visto che dopo ferragosto scadranno i termini della prelazione.
Mariano Bosetti

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