«E… state con noi»: la tappa rivana della Polizia stradale
Ha fatto tappa a Riva del Garda «E… state con noi», la campagna di sicurezza stradale che anche quest’anno la Polizia stradale porta nelle principali località turistiche di tutta Italia.
La star, in bella mostra al parco del Brolio, è stata la Huracan nella classica livrea bianca e azzurra, una delle tre supercar che la Lamborghini ha donato alla Polizia stradale e che vengono utilizzate per il trasporto di organi. Ma lì accanto, in piazza Battisti, c’era anche il Pullman azzurro, sorta di sala multimediale itinerante dove un team di cinque agenti della Stradale appositamente formato impartisce lezioni di sicurezza stradale a base di giochi a tema, filmati e cartoni animati. Inoltre, a bordo c’è il simulatore di guida Sida, dove il pubblico può sperimentare i pericoli della strada, con particolare riferimento al grado di pericolosità della propria guida e alle distorsioni percettive causate dall’assunzione di alcolici e stupefacenti. All’esterno, un percorso pedonale per il primo avvicinamento alle regole della strada per i più piccoli. In campo ormai da diversi anni, la campagna, rivolta in particolare ai giovani, ha l’obiettivo di sensibilizzare gli automobilisti sui temi della guida sicura, con particolare riferimento ai comportamenti da tenere quando si viaggia in auto, si cammina o si conduce la bicicletta o un motociclo.
Alla tappa rivana, il team del Pullman azzurro era affiancato da Elia Cerroni, prima dirigente della Stradale di Trento, e Marco Zucchelli, comandante a Riva del Garda. Per l’amministrazione comunale c’era Salvatore Mamone, presidente del Consiglio comunale, cui il sindaco Cristina Santi, impegnata fuori provincia, ha delegato la rappresentanza istituzionale.
Contestualmente, nel fine settimana la polizia stradale sarà presente sulla viabilità della movida con numerosi dispositivi di controllo e con un’azione di prossimità per contrastare le condotte di guida rischiose: «Nell’ambito delle azioni di contrasto alle stragi del sabato sera -ha spiegato la dirigente Cerroni- metteremo i campo un servizio estremamente innovativo della polizia stradale, un laboratorio forense con a bordo un medico per la verifica della presenza di sostanze psicotrope nelle persone, quindi un momento incisivo in più di prevenzione».